L'arca olearia
IL RISORGIMENTO DELL’OLIO ITALIANO / 5. MERCURIO: “OFFRIREMO LE NOSTRE COMPETENZE PER IL RILANCIO DI UN SETTORE AFFLITTO DALLA VETUSTA’ DEGLI IMPIANTI E DELL’INTERO TESSUTO PRODUTTIVO”
Anche l'Ordine degli Agronomi aderisce alla nostra iniziativa. “L’agricoltura italiana avrebbe necessità urgente – dice Mercurio – di un vero e tangibile rinascimento, anche perché da Bruxelles le viene dato un nuovo ruolo, quello della difesa ambientale, che dovrebbe essere un semplice corollario all’attività agricola ma che invece, oggi, è diventato prevalente.”
31 marzo 2007 | T N
Prosegue il nostro speciale intorno al progetto "Il risorgimento dell'olio italiano", questa volta con la lettera di adesione da parte del presidente del Consiglio dellâOrdine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali.
Sull'argomento si possono leggere le altre adesioni pervenuteci al seguente link: link esterno
Caro Direttore,
lâagricoltura italiana avrebbe necessità , urgente, di un vero e tangibile risorgimento, lo attestano i numeri: diminuiscono le aziende e le superfici coltivate, lâItalia ha lâimprenditoria agricola più vecchia dâEuropa, il valore aggiunto delle nostre produzioni, anche quelle certificate, è risibile.
Si tratta di criticità gravi che limitano il potenziale del settore, che deprimono gli investimenti e che, nel lungo periodo, possono anche portare a problemi strategici di ampia portata.
Ogni filiera ha poi proprie necessità e priorità e su quelle occorre agire, possibilmente di comune accordo, raccogliendo consensi e unâunitarietà che ha contraddistinto altri felici momenti del nostro Paese.
Eâ con piacere che quindi sostengo e appoggio lâiniziativa âil risorgimento dellâolio italianoâ lanciata da Teatro Naturale, un lodevole progetto a cui gli Agronomi e Forestali italiani parteciperanno con entusiasmo e, naturalmente, con la loro professionalità .
Il nostro contributo, non può essere altrimenti, sarà tecnico, offriremo le nostre competenze, come quotidianamente già facciamo in campo, per un rilancio del settore che vede, tra le sue maggiori problematiche, una vetustà degli impianti e dellâintero tessuto produttivo.
Molto, forse troppo, è stato fatto per la salvaguardia del patrimonio olivicolo paesaggistico italiano, senza tenere di conto che oggi abbiamo, in molte aree dâItalia, come il mio amato leccese, dei monumenti più che degli impianti agricoli.
Eâ una delle grandi contraddizioni del nostro tempo, in cui da Bruxelles allâagricoltura viene dato un nuovo ruolo, quello della difesa ambientale, che dovrebbe essere un semplice corollario allâattività agricola ma che invece, oggi, è diventato prevalente,
Credo che su tale tematica occorra una seria e approfondita analisi e riflessione che mi auguro possa partire proprio in seno al tavolo del ârisorgimento dellâolio italianoâ.
Cordiali saluti
Pantaleo Mercurio
Presidente del Consiglio dellâOrdine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali