L'arca olearia
PARLA IL "RE DELL'OLIO" JESUS SALAZAR: IL MIO INGRESSO IN ITALIA NON INTENDE SOSTITUIRE NIENTE E NESSUNO. GLI OLI SPAGNOLI NON COMPETERANNO SUL MERCATO ITALIANO PERCHE' GIA' VI SONO I MARCHI DI PUNTA SASSO E CARAPELLI
Il Presidente del Gruppo Sos si muove alla volta dei Paesi europei che non fanno parte dell’Ue, ma si orienta anche verso Stati Uniti, Cina, Australia, Messico e Brasile. L'obiettivo del leader mondiale di prodotto è la conquista di Paesi con bassi consumi di extra vergine. Ma le attività del gruppo vanno oltre, comprendendo tutta la catena di valore del prodotto, compresi i derivati
11 novembre 2006 | Alberto Grimelli, Luigi Caricato
Prosegue, con la seconda e ultima puntata, lâintervista al presidente del gruppo Sos Cuétara Jesus Salazar.
Come già riferito lo scorso 28 ottobre, si tratta di una preziosa testimonianza, da leggere con grande attenzione, visto che la famiglia Salazar è da considerare a tutti gli effetti la protagonista assoluta e unica, sullo scenario mondiale, nel settore degli oli di oliva.
Con le acquisizioni dei due tra i più significativa e simbolici marchi storici italiani, Olio Sasso e Carapelli, il gruppo iberico guidato da Jesus Salazar rappresenta, indiscutibilmente, il "motore" che muove le dinamiche del mercato internazionale.
Lasciamo dunque la parola al nuovo e incontrastato âre dellâolioâ.
In Europa, la crescita del consumo di olio extravergine è particolarmente lento. Quali sono gli altri mercati a cui vi rivolgete?
In Europa, specialmente in Grecia, Italia e Spagna, si parte da un consumo pro capite elevato, il che significa che ci troviamo di fronte a dei mercati maturi. Perciò, lâobiettivo del Gruppo Sos è conquistare Paesi in cui il consumo di olio dâoliva extra vergine è tradizionalmente inferiore, e che rappresentano un mercato emergente per tale prodotto. Possiamo citare in concreto i Paesi europei che non fanno parte dellâUE, gli Stati Uniti, il grande obiettivo del Grupo Sos, senza dimenticare Paesi come la Cina, lâAustralia, il Messico e il Brasile.
Quali sono i programmi per la promozione dellâolio dâoliva extravergine nei Paesi non produttori, principalmente nellâarea asiatica? Il Gruppo possiede delle strategie specifiche?
Senza dubbio la promozione è uno dei temi di maggiore importanza per il nostro Gruppo. Relativamente alla marca Carapelli gli obiettivi internazionali sono e rimarranno quelli di garantire una continua espansione dei volumi e della notorietà della marca attraverso:
· il consolidamento delle proprie quote di mercato nei Paesi in cui la marca è già presente con posizioni dominanti;
· espansione della marca nei mercati caratterizzati da elevati tassi di crescita e dimensioni di consumo;
· graduale ingresso in nuovi mercati dove la marca non è ancora presente;
· sostanziale rafforzamento dellâidentità e dei valori di marca;
· inserimento di nuovi prodotti a valore aggiunto.
Tutto ciò ha comportato continui investimenti promo-pubblicitari e studi di iniziative. Ricordiamo, ad esempio, le campagne televisive portate avanti negli Stati Uniti ma anche in Canada; le campagne stampa condotte negli Usa ma anche in Francia, nei Paesi dellâEst Europa, in Austria e in Giappone; lâattività di comunicazione al fine di evidenziare promozioni o sottolineare caratteristiche della gamma; le iniziative svolte con i principali retailers nei vari punti vendita (per esempio in Messico); la partecipazione ad eventi speciali allâestero e finalmente la manifestazione âMito e velocità â a Mosca, rientrante nel quadro delle iniziative promozionali che il Ministero delle Attività Produttive, in collaborazione con lâIce, ha messo in campo al fine di consolidare i rapporti con la Federazione Russa.
Da rimarcare, infine, il continuo sforzo di aumentare la presenza a scaffale della marca anche mediante il lancio in vari mercati internazionali di nuovi prodotti Carapelli come ad esempio Il "Nobile" (extra vergine da sola polpa di olive), "Olys" (olio di cereali e frutti) e lâaceto Balsamico.
Stessa politica riguarda anche i marchi Sasso e Lupi. In particolare da sottolineare gli studi del posizionamento della marca in Australia, lâestensione della gamma Sasso in Arabia e le attività dâinformazione svolte in Austria in collaborazione con altri brand italiani mirate a sottolineare le valenze della dieta mediterranea di cui Sasso si è reso portavoce.
Ora che il Consiglio Oleicolo Internazionale non dispone di ulteriori risorse per promuovere la diffusione della cultura dellâolio dâoliva nel mondo, cosa succederà ? Tutto verrà lasciato allâiniziativa privata, senza un coordinamento preciso e dettagliato, oppure ritiene che è ancora possibile trovare una soluzione alternativa e convincente? Oppure ritiene che non sarà più necessaria una promozione di tipo essenzialmente culturale e informativa?
La promozione della dieta mediterranea e dellâolio dâoliva come suo principale prodotto è un compito a cui devono partecipare tutti coloro che fanno parte di questo settore. Il Gruppo Sos, in qualità di leader mondiale di questo prodotto, è cosciente del fatto che la sua attività di promozione e marketing in tal senso sono fondamentali, e per tale motivo continueremo a sviluppare campagne in diversi Paesi simili a quelle anteriormente citate. Collaboreremo inoltre, come abbiamo fatto finora, con le istituzioni e organismi ufficiali che dirigono i propri sforzi alla promozione di questo prodotto, non solo come olio spagnolo o italiano, ma come olio dâoliva del bacino mediterraneo, culla della dieta più sana del mondo.
In Spagna il consumo di olio extravergine è tra i più bassi registrati tra i Paesi produttori. Qual è il motivo di tale anomalia? à possibile che la causa sia una comunicazione poco efficace?
La Spagna è un Paese che possiede una cultura gastronomica particolare, in cui le âfrittureâ occupano un posto importante, grazie allâeccezionale tecnica di frittura raggiunta soprattutto nel sud della Spagna. Per questo tipo di cucina, lâolio puro, vale a dire raffinato, è ideale per il suo sapore più delicato e perché mantiene le caratteristiche organolettiche del prodotto sottoposto a questo tipo di cottura ad alte temperature. Inoltre, questo tipo dâolio dâoliva puro è ideale per la creazione di salse, come nel caso della maionese, una salsa conosciuta in tutto il mondo e di origine spagnola (da Mahon, la capitale di Minorca). Per tale motivo in Spagna non si può dire che si consumi poco olio extra vergine in termini assoluti, ma che si consumano anche altri tipi di olio dâoliva, e che per tale motivo le percentuali di olio extra vergine consumato non sono particolarmente elevate.
Ritiene che lâolio spagnolo potrà penetrare il mercato italiano anche con marchi spagnoli?
Lâingresso del Gruppo Sos nel mercato italiano non intende sostituire niente o nessuno, ma desidera rafforzare il suo ruolo come uno dei Gruppi alimentari più forti al mondo. Seguendo questa linea, gli oli italiani entrano a far parte del nostro progetto di internazionalizzazione della dieta mediterranea. Gli oli spagnoli del Gruppo Sos non devono competere sul mercato italiano dato che in tale mercato disponiamo dei migliori oli del settore; ci troviamo già allâinterno del mercato italiano e con dei marchi di punta: Sasso e Carapelli.
Come ultimo punto, il Gruppo Sos ha investito molto nel settore dello squalene dâolio dâoliva. Come funziona questo mercato? Le aziende farmaceutiche e cosmetiche giapponesi saranno sempre interessate? Esiste la possibilità che gli ordini di squalano si estendano ad altri mercati?
Il Gruppo Sos ha sviluppato la tecnologia necessaria per ottenere lo squalene partendo dallâolio dâoliva. Lo squalene rientra tra le attività che riguardano i âprodotti specialiâ ed è integrato nellâarea commerciale denominata âdiversificazioneâ. In tale area si integrano altri prodotti, come acidi grassi, lecitina, farine, ecc., vale a dire: tutto ciò che può generare un valore associato allâestrazione, macinazione e raffinamento degli oli vegetali. Si deve ricordare che lâattività oleica del Gruppo Sos comprende tutta la catena di valore di questo prodotto, il che ci porta a una posizione di sviluppo di qualsiasi prodotto derivato dallo stesso. Siamo quindi aperti alla possibilità che sia lo squalene, sia qualsiasi altro prodotto derivato raggiungano la massima proiezione possibile in qualsiasi mercato e in qualsiasi settore ci venga richiesto.
(2. fine)
La precedente puntata è stata pubblicata sul numero 37 del 28 ottobre 2006 di Teatro Naturale: link esterno