L'arca olearia

Valutare il danno cumulato della mosca delle olive

I disciplinari di produzione integrata indicano che la soglia economica che giustifica l'intervento è il 10% di infestazione attiva ma non considerano il potenziale danno cumulato, in particolare delle generazioni tardive di mosca delle olive

11 settembre 2019 | R. T.

I disciplinari di produzione integrata dell'olivo indicano nel 10% di infestazione attiva (uova, larve di I e II età) la soglia economica di intervento superata la quale un trattamento è consigliato.

Occorre però una valutazione complessiva della situazione aziendale perchè potrebbe essere utile intervenire anche con soglie più basse.

Vediamo dunque quali fattori è necessario considerare.

Nel caso di una prima generazione di mosca delle olive anticipata, dalla metà di luglio in poi, può essere giustificato un ritardo dell'intervento, anche qualora si sia prossimi alla soglia, nel caso in cui le temperature siano particolarmente elevate, con medie di 32-35 gradi centigradi, in grado di garantire alti tassi di mortalità delle larve. Attenzione però per le olivete irrigue. In questi casi vi può essere un effetto mitigazione dovuta proprio a questa tecnica agronomica, tanto nell'ambiente quanto dentro l'oliva. Allo stesso modo, qualora non si sia raggiunta la soglia economica d'intervento, ma vi sia un abbassamento delle temperature può essere utile intervenire prima che l'infestazione attiva possa salire oltre limiti di guardia e abbassando la popolazione in vista di una successiva generazione.

Anche se si fosse operato nel migliore dei modi è possibile che una piccola percentuale di infestazione raggiunga lo sfarfallamento. L'infestazione attiva molto raramente coincide con quella totale, che conteggia anche larve di III età e pupe, notoriamente non colpibili con intervento larvicida. Inoltre qualche larva o uovo può comunque sfuggire al controllo con fitofarmaco. Generalmente queste olive, un 2-3% massimo, sono destinate a cadere e rappresentano un modesto danno economico e un nullo danno qualitativo sul prodotto finale.

Vediamo cosa accade, però, con le generazioni di mosca più tardive: settembre e ottobre.

Generalmente le temperature di settembre e ottobre sono più miti di quelle di luglio e agosto e si raggiungono le medie, 24-25 gradi, ottimali per la mosca delle olive. Non è raro, quindi, trovarsi con infestazioni relativamente basse un settimana e percentuali elevatissime, anche 20-30%, a distanza di pochi giorni. E' quindi necessario un monitoraggio molto attento e tempestivo, anche in ragione della maggiore velocità di sviluppo degli stadi larvali con temperature miti. Al pari del monitoraggio, la tempestività di intervento è fondamentale. Anche se non si è tecnicamente raggiunta la soglia economica d'intervento ma l'organizzazione aziendale o altri fattori esterni (come piogge, venti...) possono prevedibilmente impedire un intervento tempestivo al superamento di detta soglia, può essere necessario e utile anticipare il trattamento, prevenendo infestazioni elevate ma anche che una parte di infestazione attiva sfugga al controllo, tramutandosi in danno quali-quantitativo. Allo stesso modo, in presenza di infestazioni attive ancora moderate, ma in previsione di una raccolta anticipata, può essere utile e necessario un intervento che permetta la raccolta in sicurezza e legalità, ovvero rispettando scrupolosamente il tempo di carenza, anche chiamato intervallo di sicurezza.

Infine, in territori dove la mosca delle olive compie due o più generazioni all'anno, va certamente considerato il danno cumulato. In caso di pressione moderata della mosca delle olive, con infestazioni attive del 4-5% reiterate nel tempo, generalmente il consiglio è quello di non intervenire, di attendere il superamento della soglia, con la conseguenza che, spesso, parte di quell'infestazione non potrà più essere controllata, diventando danno. Il reiterarsi di simili condizioni, in prima, seconda e magari terza generazione, può provocare una caduta anche del 15-20% della produzione e di livelli di infestazione totale prossimi al 100%. Anche qualora l'infestazione presente sia morta, il danneggiamento dei tessuti del frutto può comunque produrre uno scadimento qualitativo o, nella migliore delle ipotesi, una maggiore sensibilità e velocità di fermentazione, in particolare quando le temperature in fase di raccolta sono oltre i 27-28 gradi.

Nel complesso, quindi, la soglia economica di intervento è un ottimo indice ma vi sono una pluralità di variabili agronomiche, ambientali e tecnico-organizzative da tenere in considerazione per controllare efficacemente la mosca delle olive, con il minor danno quali-quantitativo possibile.