L'arca olearia

Controllo della mosca delle olive con esche proteiche a basso dosaggio

E' possibile ridurre significativamente i volumi di irrorazione, fino a un terzo, senza compromettere l'efficacia nel controllo contro la mosca delle olive. Nell'esperienza greca utilizzati diversi principi attivi: alfa-cipermetrina, tiacloprid, tiacloprid + deltametrina o dimetoato

18 marzo 2016 | R. T.

E' sempre più importante, in campo agricolo, ridurre l'impatto ambientale delle varie operazioni colturali. Tra quelle a maggior impatto vi sono certamente i trattamenti fitosanitari.

Sebbene l'olivicoltura sia una delle colture agrarie più sostenibili, l'utilizzo di tecniche innovative per il controllo del fitofago chiave, ovvero la mosca delle olive, sono assolutamente importanti per far avvicinare sempre più consumatori all'olio extra vergine di oliva.

Tra le nazioni più attente alla ricerca fitosanitaria sostenibile in campo olivicolo vi è certamente la Grecia che ha avviato numerosi studi sul controllo della mosca delle olive attraverso sistemi attract&kill.

Tali sistemi di difesa sono già particolarmente ecocompatibili perchè prevedono bassissimi dosaggi ad ettaro di insetticidi, fino a pochi grammi, e anche volumi di irrorazione molto limitati, in quanto vanno trattati solo un terzo degli alberi e non a tutta chioma.

Ricercatori dell'isola di Creta hanno valutato se e quanto era possibile ridurre ulteriormente l'impatto ambientale, magari utilizzando diversi insetticidi, ma abbassando significativamente i volumi di irrorazione.

Lo studio ha mantenuto come punto fermo l'utilizzo dell'attrattivo, proteine idrolizzate al 75% w/w, variando i principi attivi utilizzati (alfa-cipermetrina, tiacloprid, tiacloprid + deltametrina o dimetoato). Le tesi sono state ulteriormente differenziate riducendo i volumi di irrorazione da 300 ml/pianta trattata fino a 100 ml/pianta trattata.

La sperimentazione è stata condotta nel corso di tre annate consecutive, seguendo gli standard dell'organizzazione europea per la protezione delle piante (Oepp).

I risultati sono stati, per un certo verso, assolutamente sorprendenti, visto che tutte le soluzioni sperimentate sono state efficaci, riducendo significativamente le popolazioni di mosca delle olive.

Per tutte le parcelle sperimentali, le infestazioni sono state particolarmente basse, inferiori al 2%, eccezioni fatta per il 2013. In questo caso, pur rimanendo sotto la soglia economica di intervento, le popolazioni sono risultate più elevate, probabilmente anche a causa del basso carico produttivo dell'annata.

Il possibile abbassamento dei volumi di irrorazione, come risulta dallo studio, non solo è utile ai fini della sostenibilità della coltura, ma anche per ridurre i costi di produzione, visto che sono necessari 6-7 trattamenti attract&kill per controllare la mosca delle olive durante la stagione.

Bibliografia

Kyriaki Varikou, Nikos Garantonakis, Athanasia Birouraki, Aristeidis Ioannou, Emmanouela Kapogia, Improvement of bait sprays for the control of Bactrocera oleae (Diptera: Tephritidae), Crop Protection, Volume 81, March 2016, Pages 1-8, ISSN 0261-2194