L'arca olearia
Per non dimenticare: ecco i veri numeri della campagna olearia 2014/2015
L'Italia, lo scorso anno, ha prodotto 205 mila tonnellate di olio d'oliva. Un vero record negativo. La sola Puglia, senza contare il commercio di olive, ha prodotto abbondantemente più della metà del totale. Maglia nera per l'Umbria, doppiata persino dalla Liguria. Ecco il panorama regionale, comprensivo delle rese
13 novembre 2015 | T N
Tutti vorremmo archiviare, in un cassetto della memoria da non aprire più, la scorsa campagna olearia.
Per farlo, e per renderla davvero un unicum nel panorama olivicolo nazionale, occorre però comprendere fino in fondo la dimensione del disastro, nel dettaglio.
Un'operazione verità, considerando che c'è ancora chi dichiara che la produzione nazionale, l'anno scorso, è stata pari a 300 mila tonnellate.
Purtroppo non è andata così bene. La produzione di olio d'oliva italiano si è fermata a 205 mila tonnellate, secondo i dati Agea estrapolati dal registro Sian (comprensivi dei dati del registro provvisorio). Tutto ha cospirato contro il nostro Paese, anche la resa è stata sotto la media storica, fermandosi al 14,13%.
Per la cronaca, la provincia dove le olive hanno reso meno olio è stata Mantova con l'8%, seguita a breve da Torino con l'8,3%. Le rese più alte, invece, si sono avute in Calabria con Crotone che ha segnato un 20,2% e Catanzaro un 19%, seguite a ruota dalla siciliana Trapani con il 18,8%.
E' bene dire che senza la Puglia l'Italia olivicolo-olearia non avrebbe prodotto olio d'oliva, o pochissimo. La Puglia, al netto delle vendite di olive andata in mezza Italia, ha prodotto 124 mila tonnellate, resa media 13,7%, ovvero il 60% dell'olio d'oliva nazionale.
Al secondo posto si è confermata la Calabria, con poco più di 23 mila tonnellate e una resa media del 17%.
Analoga resa, 16,9%, per la Sicilia che si è fermata a un'incollatura dalla Calabria con poco meno di 21 mila tonnellate.
Le tre regioni del sud Italia hanno prodotto 168 mila tonnellate di olio d'oliva, ovvero il 82% del totale.
Al quarto posto, come regione più produttiva, la Sardegna, con 6800 tonnellate d'olio e una resa media del 15%
Produzione più che dimezzata in Toscana e nel Lazio, rispettivamente con 6115 e 5206 tonnellate d'olio d'oliva prodotte e una resa del 12,6% e del 13,7%.
Basse produzioni anche in Campania, con 4708 tonnellate (resa 13,9%), Abruzzo con 3873 tonnellate (resa 12,1%), Basilicata con 2312 tonnellate (resa 14%), Marche con 1608 tonnellate e Molise con 1336 tonnellate.
Maglia nera, produttivamente parlando, per l'Umbria con 1045 tonnellate prodotte, resa del 11,7%, doppiata persino dalla Liguria che ha prodotto 1908 tonnellate, con una resa media del 15,6%.
Le restanti regioni del nord, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Trentino, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, hanno prodotto nel complesso 1906 tonnellate con una resa media dell'11,3%.