L'arca olearia

Facciamo i conti in tasca ai frantoiani. Quanto guadagnano davvero?

Il costo medio per la molitura delle olive e per l’estrazione dell’olio in Italia è pari a 7,69 euro per quintale di olive lavorate. L'indagine Ismea sui costi di frantoio arriva però a stilare dei veri e propri conti economici aziendali per frantoi tipo

05 giugno 2015 | R. T.

Ismea, con l’obiettivo di effettuare un’indagine dettagliata dei costi sostenuti dai frantoiani, ha predisposto un questionario che è stato sottoposto a un campione ragionato costituito da 68 frantoi localizzati nelle più importanti regioni olivicole italiane, considerando comunque tutte le regioni del Centro-Sud.

La rilevazione aveva lo scopo di predisporre un vero e proprio conto economico aziendale, secondo un approccio di bilancio di tipo civilistico. Dai conti effettuati è esclusa la spesa di acquisto delle olive.

La maggior parte dei frantoi si trova nelle regioni del Sud, con in testa la Puglia, seguita dalla Calabria e dalla Sicilia. In particolare, la Puglia ospita la maggior parte dei frantoi di elevate dimensioni. In questa regione, infatti, è presente il 75% di frantoi che molisce più di 15 mila quintali di olive, il 45% dei frantoi che lavora dai 10 ai 15 mila quintali e il 32% di quelli la cui classe oscilla tra 5 e 10 mila quintali.
La Calabria, con il 19% è la regione che possiede la maggiore quantità di frantoi molto piccoli, cioè appartenenti alla classe molitoria 0-1.000 quintali,e la maggiore quantità di quelli la cui capacità molitoria è compresa tra 1.000 e 5.000 quintali,con il 16%.
In Sicilia,la quota dei frantoi appartenente alla classe che molisce più di 15.000 quintali si attesta al 5%, mentre, le percentuali appartenenti alle altre classi oscilla tra l’10% e il 14%.

Analizzando i costi di processo delle singole fasi, è emerso un costo medio del campione totale per la molitura delle olive e per l’estrazione dell’olio pari a 7,69 euro per quintale di olive lavorate. La voce di spesa che incide più di tutte nella formazione di questo costo è rappresentata dagli ammortamenti con il 43%, seguita dalla manodopera con il 29% e dal consumo energetico con il 15%.

Il costo relativo allo stoccaggio dell’olio si attesta a 14,91 euro per quintale di olio stoccato. Anche in questa fase la voce di costo che incide di più è rappresentata dagli ammortamenti con il 58%, seguiti dalla manodopera con il 31%.

Dall’elaborazione dei dati è emerso un costo medio per il confezionamento dell’olio pari a 68,91 euro per quintale di olio confezionato. Questo costo è stato calcolato sulla quantità di olio che le aziende oggetto d’indagine hanno effettivamente confezionato. Dalla scomposizione del costo sostenuto per il confezionamento emerge che il consumo dei materiali utili all’imbottigliamento (lattine, bottiglie, tappi, etichette,ecc.), incide in maniera preponderante rispetto alle altre voci. Questo costo, infatti, rappresenta il 46% del totale, seguito dal costo della manodopera con il 25%e dagli ammortamenti con il 22%.

Allo scopo di valutare e approfondire in che modo gli elementi di costo entrano nei processi produttivi dai quali si ottiene la produzione di olio sfuso e confezionato, è stata effettuata un’analisi dei costi di produzione sui quattro gruppi di frantoi:
- A, il gruppo di aziende che molisce dai 1.000 ai 5.000 quintali di olive,
- B, il gruppo che molisce dai 5.000 ai 10.000 quintali di olive,
- C, il gruppo che molisce dai 10.000 ai 15.000 quintali di olive,
- D, il gruppo che molisce una quantità superiore ai 15.000 quintali di olive.

La classe di frantoi più piccola è costituita da imprese familiari dove si evidenzia una leggera prevalenza di manodopera salariata (51% sul totale).
I frantoi appartenenti alla categoria A, in media, sostengono un costo totale paria 2,19 euro per chilogrammo di olio prodotto e confezionato. La fase che contribuisce più di tutte alla formazione della spesa totale è la molitura, i cui costi totali si attestano a 0,78 €/chilo di olio prodotto, seguita dalla fase di confezionamento con un costo pari a 0,70€/chilo di olio confezionato e infine quella relativa allo stoccaggio il cui costo totale edi 0,26 €/chilo.

Nelle aziende del gruppo B la quantità media di olive lavorate si attesta su 7000 quintali.
I frantoi appartenenti a questa categoria, in media sostengono un costo totale pari a 1,88 euro per chilogrammo di olio prodotto e confezionato. Ragionando al netto delle imposte e delle spese generali, il costo sostenuto per lo stesso prodotto si abbassa a 1,53€/chilo,mentre la produzione e lo stoccaggio di olio sfuso costa all’azienda 0,83 €/chilo, circa la metà dello stesso prodotto confezionato.
Per produrre olio confezionato, la voce di costo che contribuisce più di tutte alla formazione della spesa totale è quella relativa alla fase di confezionamento con 0,70 €/chilo di olio. Seguono i costi della molitura con 0,63 euro per chilogrammo di olio prodotto e i costi di stoccaggio con 0,20€/chilo di olio stoccato.

Le quantità media di olive molite si attesta intorno ai 13.800 quintali nel gruppo C.
I principali ricavi dell’azienda sono legati sia alla molitura delle olive in conto terzi sia alla vendita dell’olio, il quale viene venduto in prevalenza sfuso (67% sul totale) e in parte confezionato (33%).
I frantoi appartenenti a questa categoria, in media sostengono un costo totale pari a 1,65euro per chilogrammo di olio prodotto e confezionato. Il costo sostenuto per lo stesso prodotto ragionando al netto delle imposte e delle spese generali, si abbassa a 1,38 €/chilo, mentre la produzione e lo stoccaggio di olio sfuso costa all’azienda 0,70 €/chilo, circa la metà dello stesso prodotto confezionato.
Per la produzione di olio confezionato, le voci di costo che contribuiscono più di tutte alla formazione della spesa complessiva sono quelle della fase di confezionamento con 0,68 euro per ogni chilogrammo di olio confezionato. Seguono i costi della molitura con 0,50euro per chilogrammo di olio prodotto e i costi di stoccaggio con 0,20 €/chilo di olio stoccato.

Infine il frantoio di tipo D, che lavora in madia 40 mila quintali di olive, punta più che al ricavo ottenuto in seguito alla lavorazione delle olive in conto terzi, a quello ottenuto dalla vendita dell’olio.
I frantoi appartenenti a questa categoria, in media sostengono un costo totale pari a 1,20 euro per chilogrammo di olio prodotto e confezionato. Ragionando al netto delle imposte e delle spese generali, il costo sostenuto per lo stesso prodotto si abbassa a 0.99 €/chilo, mentre la produzione e lo stoccaggio di olio sfuso costa al frantoio 0,31 €/chilo, circa il 65% in meno dello stesso prodotto confezionato.
Per la produzione di olio confezionato, la voce di costo che contribuisce più di tutte alla formazione della spesa totale è quella della fase di confezionamento con 0,68 €/chilo di olio. Seguono i costi della molitura con 0,27 euro per chilogrammo di olio prodotto e i costi di stoccaggio con 0,04 €/chilo di olio stoccato.

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Marco Antonucci

07 giugno 2015 ore 08:12

Vi ringrazio per le risposte.
Preciso (probabilmente non sono stato chiaro nella mia esposizione) che il prezzo da me indicato e cioè € 20,00/25,00 si riferisce al puro costo di molitura che un utente mediamente paga al frantoiano per la sola lavorazione (a ciclo continuo) di 1 quintale di olive.

Vincenzo Matteliano

06 giugno 2015 ore 18:28

Per avere maggiori informazioni sull'indagine basta andare sul sito dei piani di settore al seguente link: http://www.pianidisettore.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/697#cf2813. Potrete così scaricare il report completo.
Per rispondere al dottor. Antonucci, l'indagine è stata svolta attraverso delle interviste face to face effettuate direttamente presso i frantoi. Avendo a disposizione un numero massimo di interviste da effettuare (68), il numero dei frantoi per regione è stato scelto proporzionalmente alla quantità di frantoi che nella campagna olearia 2013/14 hanno dichiarato all'agea le produzioni.
L'analisi dei costi è stata effettuata considerando solo i costi di processo, escludendo, quindi, il costo delle olive e dell'olio.
Vi segnalo inoltre che per ciascuna tipologia di frantoio è stato effettuato un vero e proprio conto colturale all'interno del quale è stato considerato anche il costo delle materie prime. I dati che emergono sono riportati nel report.

Emanuele Aymerich

06 giugno 2015 ore 12:32

Dott.Antonucci qui si parla del costo vivo per il frantoiano, non di prezzo al pubblico. Ai costi dell'olio confezionato mancano ovviamente i costi della materia prima: olive o olio, acquistate o di produzione aziendale: se prendiamo ad esempio un caso tipico qui in Sardegna, cioè oleficio di categoria B, ai suoi 1,88 euro/kg bisogna aggiungere il costo di coltivazione e raccolta che non saranno meno di altri 4 euro, in caso di raccolta a scuotitrice a ombrello rovesciato, portando il costo dell'olio tra i 5,5 e i 6 euro con un mercato locale del confezionato che all'ingrosso si attesta mediamente sui 6 euro al litro, cioè a un pareggio delle spese. Questi frantoi sopravvivono solo grazie alla gestione familiare (gli stipendi restano in casa) e al conto terzi, certo non navigano nell'oro grazie alla vendita dell'olio.

Marco Antonucci

06 giugno 2015 ore 08:09

Lo studio è molto interessante e fornisce dati "concreti". Ottimo.
Mi permetto due considerazioni: 1) sarebbe interessante sapere cosa intende l'estensore per "campione ragionato" e come sono stati raccolti i dati (autocertificazione o rilievo sul posto o confronto con i dati del registro nazionale telematico o...). 2) Nel nord Italia la lavorazione in frantoio di un quintale di olive (dato medio Lombardia) varia tra i 20,00 ed i 25,00 euro: in una statistica ragionata (e quindi non fatta solo da "medie") nazionale poteva essere un dato interessante della formulazione del risultato finale.
Marco Antonucci