L'arca olearia
La risposta alla potatura meccanica su olivo dipende fortemente dalla varietà
L'esperienza condotta dall'Università di Palermo mette in guardia da facili generalizzazioni sull'applicazione di tecniche agronomiche innovative in tutti i contesti. Forti riduzioni di produzione per gli olivi autoctoni siciliani in rapporto all'Arbequina
06 febbraio 2015 | R. T.
Prove effettuate in Sicilia volte a individuare nuovi modelli di impianto per l'olivicoltura intensiva hanno evidenziato interessanti prospettive per le alte densità (1100 piante/ha) per alberi allevati a palmetta.
Nel vasto panorama varietale siciliano studiato, piuttosto esiguo è però risultato il numero di cultivar che hanno mostrato di adattarsi a tale tipologia di impianto.
Al fine di comprendere i processi biologici che sono alla base del diverso comportamento vegeto-produttivo, sono state scelte tre varietà che meglio hanno risposto in tale contesto colturale. Due autoctone (Calatina e Olivo di Mandanaci) e una spagnola di confronto (Arbequina).
Su tali cultivar è stata studiata la risposta delle piante, sia negli aspetti di crescita vegetativa che di fruttificazione, a diversi criteri di potatura.
Le piante sono state sottoposte a potatura manuale e a simulazioni di potatura meccanizzata, ovvero topping (cimatura) e topping ed hedging abbinate (potatura a siepe).
Con riferimento alla fruttificazione le indagini hanno riguardato, oltre alla produzione, numero, peso fresco e sostanza secca nei frutti.
E' stata inoltre valutata l'efficienza produttiva espressa come produzione (kg) rapportata all'area della sezione del tronco e la densità di fruttificazione.
Assumentdo come riferimento l'Arbequina, più vigorose sono risultate Calatina (+60%) e Olivo di Mandanaci (+100%).
Per quanto concerne l'efficienza produttiva, i valori più elevati sono stati riscontrati nell'Arbequina.
Il diverso habitus vegetativo e di fruttificazione delle cultivar ha comprotato che a seguito degli interventi congiunti di topping ed hedging, la cultivar che ha subito la maggiore riduzione di produzione è stata l'olivo di Mandanaci (-18%).
Quando è stato praticato il solo intervento di topping, la Calatina è risultata la cultivar meno produttiva (-29%).
I risultati hanno quindi evidenziato la diversa risposta delle cultivar saggiate ad interventi simulati di potatura meccanizzata.
Bibliografia
P. Volo et al, comportamento vegetativo e produttivo di piante di cultivar di olivo siciliane sottoposte a diversi criteri di potatura, Acta Italus Hortus, III Convegno Nazionale dell'Olivo e dell'Olio, n 14/2014