L'arca olearia
E' partita un'altra campagna con il registro telematico Sian. Ecco tutte le novità
Ha fatto molto discutere la sua introduzione, così come tutte le implementazioni successive. Per capire come si è evoluto il sistema abbiamo interpellato Vincenzo Peluso di Agea. L'Icqrf, intanto, ha deciso di sospendere i “controlli bloccanti” fino al 16 dicembre
27 ottobre 2012 | Alberto Grimelli
L'introduzione del DM 8077/2009 ha segnato l'inizio dell'informatizzazione obbligata del settore oleario con l'introduzione del registro di carico/scarico telematico che ha visto la luce, però, solo nel 2011.
Molte le polemiche che hanno segnato il suo esordio, da problemi di privacy, fino a disfunzionamenti e assistenza carente.
Nel corso della passata campagna e di tutto l'anno Agea ha continuato a lavorare a stretto contatto con le associazioni del settore per cercare di arrivare a semplificazioni che aiutassero le aziende.
Di contro anche l'Ispettorato Repressione Frodi ha sollecitato modifiche per migliorare il sistema delle verifiche. Sono nati così i “controlli bloccanti”, ovvero la segnalazione di disuniformità dei dati, di solito per mancato rispetto dell'ordine cronologico delle attività.
Per chiarire questi e altri argomenti abbiamo interpellato Vincenzo Peluso dell'Unità Operativa dei Controlli Specifici di Agea.
E' ormai partita la seconda campagna olearia con il registro telematico Sian. Rispetto alla prima versione sono stati apportati dei miglioramenti. Ce li vuole illustrare sinteticamente?
I miglioramenti apportati, finalizzati alla semplificazione delle procedure amministrative, riguardano essenzialmente:
- unico punto di accesso al portale SIAN per l’utilizzo degli applicativi telematici (comunicazione dati produttivi mensili e registro di carico e scarico) in uso per gli operatori della filiera oleicola;
- possibilità per gli operatori di comunicare con l’Amministrazione (ICQRF e AGEA) in via telematica in relazione agli adempimenti previsti dalla normativa vigente (richiesta iscrizione, sospensione e/o cessazione attività, esenzione ai sensi dell’art. 7 DM 8077/2009, dichiarazione estratto a freddo ecc.).
Spesso gli operatori lamentano una certa difficoltà di comunicazione e difficoltà nel rapportarsi con l'assistenza tecnica SIAN. E' possibile prevedere un rafforzamento dell'assistenza nell'imminenza e durante la campagna olearia?
E’ necessario specificare che l’assistenza richiesta dagli operatori non riguarda esclusivamente gli aspetti tecnici e l’utilizzo dei vari codici che identificano una data operazione ma riguardano anche aspetti di interpretazione della norma. Per quest’ultimo aspetto chiaramente l’interlocutore non può essere l’AGEA ma l’Ispettorato Centrale per la Qualità Repressione Frodi al quale vengo inoltrate le richieste di chiarimento interpretativo.
Nel corso della campagna olearia 2011/2012 l’assistenza tecnica fornita è stata migliorata nella qualità delle risposte e nei processi comunicativi (vedi area Avvisi, mailing list, area Documentazione ecc.).
Sicuramente è possibile migliorare la qualità specializzando il personale addetto all’assistenza anche in rapporto alle nuove esigenze riscontrate con l’introduzione dei controlli sulle operazioni di registro e pertanto sono già state attivate procedure di formazione del personale addetto all’assistenza stessa.
In tale ambito è da evidenziare l’impegno dell’AGEA che, aderendo alle richieste delle Organizzazioni di categoria, ha partecipato ad incontri sul territorio nazionale illustrando le procedure telematiche presenti sul portale SIAN a circa 2.500 operatori. Tali incontri hanno permesso all’Agea stessa di fornire i chiarimenti necessari agli operatori della filiera per una corretta comunicazione e registrazione dei dati.
Qualche lamentela dagli operatori giunge per implementazioni mai comunicate e che possono creare successive difficoltà operative. Un recente esempio sono le segnalazioni di incongruenze per semplici errori materiali o formali nella compilazioni dei form. Per venire incontro alle legittime esigenze delle autorità sono stati implementati sistemi di controllo e blocco automatico nella compilazione dei registri per evitare che siano passibili di sanzioni anche semplici distrazioni o sviste. Questo ha però portato a che i frantoi si trovino a gestire e correggere, nell'imminenza della campagna olearia, tutti questi errori. Non era possibile un'implementazione più graduale del sistema? Più in generale non è possibile una condivisione, anche nelle tempistiche di applicazione, di simili implementazioni con le rappresentanze degli operatori?
E’ necessario precisare, preliminarmente, che il 27 giugno 2012 presso la sede dell’AGEA si è tenuta una riunione con le Organizzazioni di categoria finalizzata all’illustrazione della nuova piattaforma unica e dei controlli che sarebbero stati posti in essere sulle operazioni di registro. Con Circolare AGEA ACIU.2012.345 del 22 agosto 2012, inoltrata a tutte le Organizzazioni è stato trasmesso il manuale operativo relativo a quanto oggetto della riunione del 27. giugno. Sono stati introdotti alcuni controlli che riguardano essenzialmente: la capacità dei recipienti di stoccaggio, la categoria dell’olio, l’origine dell’olio e la cronologia delle operazioni di carico e scarico, al fine di evitare la trasmissione di dati non congruenti. Peraltro il manuale del giugno 2010 già prevedeva il rispetto di tali requisiti per una esatta trasmissione delle operazioni di carico e scarico.
Inoltre nell’area avvisi sul portale SIAN, a disposizione dei singoli operatori, sono state comunicate le indicazioni di carattere tecnico e la data di attivazione dei controlli sulle operazioni di registro.
La data utile per sanare le anomalie presenti sul portale SIAN, generate da una non corretta registrazione dei dati, e l’introduzione dei controlli sulle operazioni di registro è stata individuata nell’inizio della nuova campagna oleicola 2012\2013 al fine di garantire all’operatore stesso una corretta registrazione.
E' in corso di discussione una revisione del DM 8077/2009 che dovrebbe semplificare l'attività agli operatori, riunendo in un unico strumento telematico le registrazioni per tutte le categorie di oli di oliva, compresi DOP e IGP. Non potrebbe essere utile comprendervi anche il biologico, il cui registro telematico ha debuttato poche settimane fa?
Riteniamo che sia utile comprendervi anche l’olio biologico, auspicando altresì che tali informazioni possano essere utilizzate dagli organi di certificazione accedendo alla banca dati AGEA. Ciò richiede la revisione del DM n. 8077/2009.
La tracciatura di tutte le categorie di oli in un portale unico, permetterebbe:
- la semplificazione per l’operatore, che comunicherebbe una sola volta le informazioni all’Amministrazione pubblica;
- l’utilizzo di tali informazioni, per competenza, ai soggetti pubblici e certificatori.
Il registro SIAN, oltre a essere necessario alle autorità di controllo, è anche un utile strumento per la raccolta e la successiva elaborazione statistica delle dinamiche del comparto oleario italiano. Cosa emerge dai dati raccolti lo scorso anno? Qual'è la fotografia del comparto oleario italiano?
I dati possono essere analizzati in relazione alla tipologia di trasmissione. Abbiamo dati produttivi che interessano tutte le categorie di oli (vergini, extravergini, DOP\IGP e lampante) e dati relativi al registro di carico e scarico.
Per i dati produttivi è possibile fare un confronto tra le campagne oleicole in quanto, in applicazione del DM del 4 luglio 2007, i frantoi sono tenuti alla comunicazione delle olive inviate alla frangitura e dell’olio prodotto.
Al riguardo per la campagna oleicola 2011\2012 la produzione si attesta su 399.140 tonnellate di olio con un incremento rispetto alla media produttiva delle due campagne precedenti, pari al 8,5%.
La Puglia è la Regione leader con il 53% della produzione italiana; la Calabria che è la 2° Regione più produttiva si attesta sul 13% della produzione italiana; complessivamente la Puglia, la Sicilia, la Calabria e la Campania, rappresentano l’80,72% della produzione italiana.
Per quanto concerne l’olio extravergine italiano confezionato si evidenzia che la Regione leader è la Toscana che a fronte di litri. 115.950.000 a livello nazionale ne confeziona il 28,36%.
La stessa Regione risulta essere la maggiore importatrice di olio proveniente dall’estero e confeziona come olio extravergine comunitario un quantitativo pari a litri 130.056.987.
a fronte di una produzione regionale pari a ton. 14.818 (comprensiva di DOP\IGP e lampante)
Si precisa che i dati del confezionato sono quelli dichiarati dagli operatori della filiera oleicola e non sono comprensivi degli oli DOP/IGP, in quanto il registro di carico e scarico è obbligatorio esclusivamente per gli oli vergini ed extravergini. Si precisa altresì che non sono rilevati, ai fini del confezionamento, anche gli oli proveniente dalle aziende agricole esentate dall’obbligo della tenuta dei registri ai sensi dell’art. 7 del DM n. 8077/2009.
Il registro SIAN deve essere aggiornato praticamente in tempo reale, quindi può soddisfare una curiosità. Quale è la regione italiana dove sono cominciate prima le operazioni di frangitura in questa campagna olearia? Quando è iniziata la stagione di molitura?
La regione che ha iniziato per prima l'attività di molitura è la Sicilia, il 15 settembre scorso.
Proprio poche ore dopo l'intervista col Dott. Peluso ecco un'ulteriore novità, dell'ultimo minuto.
E' infatti stata diramata circolare dell'Ispettorato Repressione Frodi che sicuramente solleverà gli operatori nel mezzo della campagna olearia.
Con circolare del 25 ottobre 2012 l'Icqrf ha stabilito che, “per consentire l'adeguamento dei sistemi gestionali interni e consentire a tutti gli operatori un utilizzo corretto del sistema telematico”, “l'attivazione dei “controlli bloccanti” è sospesa fino al 16 dicembre 2012".
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