L'arca olearia
CONTROLLI A TAPPETO NEGLI ULTIMI MESI SULL’ EXTRAVERGINE D’OLIVA
L’Ispettorato Repressione Frodi e il Comando Carabinieri delle Politiche agricole sono stati molto attivi durante quest’ultima campagna olearia. Sequestrate centinaia di tonnellate di olio non conforme e scoperta una truffa da duecentocinquantamila euro ai danni dell’Ue
22 gennaio 2005 | R. T.
LâIspettorato Centrale Repressione Frodi nello scorso ottobre ha svolto una serie di controlli in Puglia, Umbria e Toscana su 36 operatori tra importatori e confezionatori, prelevando 29 campioni di olio e sottoponendoli ad analisi e al panel test che viene applicato per la verifica delle caratteristiche organolettiche dellâolio extra vergine di oliva.
Sono tuttora in corso indagini ed analisi, ma sono già disponibili i primi risultati riferiti ai controlli eseguiti in due Regioni.
In Puglia sono state riscontrate maggiori irregolarità , con il 64% dei campioni di olio extravergine di origine non italiano risultati non conformi, per cui si è proceduto al sequestro di 523 quintali di prodotto.
In Umbria i campioni risultati fuori norma sono stati il 37% di quelli prelevati e le ditte alle quali sono state mosse contestazioni sono state il 29% di quelle controllate.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e del NAC (Nucleo Antifrodi Carabinieri) di Roma hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP del Tribunale di Palmi (RC), a carico di altrettante persone, tutte legate da vincolo associativo, ritenute responsabili di una truffa ai danni dell'Agea (Agenzia Erogazioni in Agricoltura) per aver attenuto illecitamente contribuzioni dell'Unione Europea nel settore oleario.
La minuziosa attività investigativa ha consentito di definire, in modo dettagliato, le modalità dell'indebito percepimento degli aiuti comunitari relativi alla produzione e trasformazione di olio di oliva.
La truffa ha consentito alle persone tratte in arresto di ottenere finanziamenti per una somma di oltre mezzo miliardo di vecchie lire, tuttavia il tempestivo intervento dei militari ha evitato l'ulteriore erogazione di 700 milioni di lire. Gli accertamenti, svolti, congiuntamente dai Carabinieri e dagli ispettori dell'Agecontrol Spa (Agenzia per i controlli e le azioni comunitarie nel quadro del regime dell'aiuto all'olio di oliva), hanno dimostrato, inoltre, l'inesistenza degli oliveti e, quindi, la falsità delle attestazioni di molitura da parte dei frantoiani. Le verifiche bancarie, inoltre, hanno fatto risaltare l'ingente movimentazione di denaro tra i falsi agricoltori e i frantoiani compiacenti.