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L'OLIVICOLTURA E' UN INVESTIMENTO A LUNGO TERMINE, MA LE AZIENDE DEVONO ORIENTARE LE PROPRIE SCELTE SENZA TRASCURARE LE TENDENZE DEL MERCATO. LE ISTRUZIONI PER NON SBAGLIARE

Se ne discute al Simei-Enovitis, a Fiera Milano, in un convegno di alto profilo cui partecipano i massimi esperti del settore, dall'Italia e dalla Spagna. Appuntamento il 15 di novembre, su come progettare un profilo degli oli extra vergini adatto al mercato

03 novembre 2007 | T N

L'olivicoltura è un investimento a lungo termine la cui redditività è fortemente condizionata dalle scelte aziendali e dal mercato. E’ quindi necessario considerare l’evoluzione del mercato dell’olio extra vergine di oliva nonché le soluzioni tecniche di gestione e i diversi modelli di meccanizzazione oggi disponibili.

Il convegno si propone di presentare gli elementi più innovativi nel ciclo produttivo Olivo-Olio che, dalla scelta delle cultivar, passando per le nuove tecnologie, arriva alla progettazione di nuovi blend per il mercato.

Forte attenzione è dedicata agli aspetti tecnici riguardanti l’esecuzione di tre pratiche fondamentali, quali la potatura, la raccolta e l’irrigazione per le quali vengono proposte soluzioni innovative volte al contenimento dei costi e all’aumento della competitività sul mercato.

In questo ambito il convegno offre un aggiornamento interessante sui più recenti modelli di uliveto, approfondendo gli aspetti tecnici propri dell’uliveto ad alta densità, mettendo in luce vantaggi e costi. Questo sistema di allevamento, sperimentato in Spagna all’inizio degli anni ’90 è stata poi esportato nei principali Paesi Mediterranei produttori di olio di oliva.

Il confronto Italia – Spagna è oggetto di un approfondimento specifico. Infatti, se la scelta della cultivar, delle tecniche agronomiche, la valutazione dei parametri da applicare durante il processo di estrazione e nella successiva selezione e conservazione dell’olio extra vergine di oliva, consentono oggi di “programmare” le caratteristiche organolettiche e chimico fisiche con maggior precisione rispetto al passato, ed in particolare rispetto a prima degli anni ’90, dall’altra il controllo dell’intera filiera, e in particolare della materia prima, diventa ormai fondamentale per poter ottenere insieme qualità e volumi. A questo proposito, l’esperienza spagnola offre un buon esempio, dal momento che è sempre più frequente controllare il momento ottimale della maturazione, prima di procedere alla raccolta; in secondo luogo, per ogni partita di olive che entra in frantoio vengono effettuate analisi quali-quantitative.

Al tema della qualità è dedicato un intervento apposito, che intende valutare e interpretare le interazioni della tecnologia sulla composizione degli oli extra vergini di oliva, sulla base delle esperienze dirette e su quelle presenti nella letteratura degli ultimi anni, illustrando quali vie seguire e quali parametri prendere in considerazione.

Dalle olive all’olio il passaggio è complesso e passa necessariamente attraverso la figura del selezionatore della qualità, strategico per la creazione di un blend adatto al mercato. La professione del “selezionatore di qualità” non si limita alla sola scelta degli extra vergini da utilizzare per formulare i blend. L’assaggiatore professionista partecipa insieme con il Marketing a tutte le fasi di studio del mercato che anticipano il lancio di un prodotto destinato a soddisfare una specifica esigenza del consumatore e a garantire le proprietà nutritive dell’olio di oliva, fortemente apprezzate dal consumatore e dalla dieta mediterranea.


IL PROGRAMMA
La sfida della moderna Olivicoltura? Come progettare un profilo degli oli Extravergini adatto al mercato

Giovedì 15 novembre
Ore 9,30 – 13,30, Sala Gemini, Centro Congressi
Il convegno si svolgerà nell'ambito delle manifestazioni SIMEI ed ENOVITIS, presso il nuovissimo e funzionale polo fieristico di "Fieramilano" Rho-Pero, nei padiglioni 9-11-13-15. Il convegno in oggetto, invece, si terrà come già riferito presso il Centro Congressi, nella Sala Gemini.

E' possibile conciliare le tecniche colturali olivicole e la tecnologia di estrazione con le nuove esigenze di qualità e differenziazione del prodotto?

Moderatore dott. Luigi Caricato, giornalista oleologo

Riccardo Gucci, Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose, Università di Pisa
Soluzioni tecniche innovative per il contenimento dei costi di produzione nell’olivicoltura moderna

Joan Tous, Irta - Istituto ricerca e tecnologia alimentare - Dipartimento Mediterranean Fruit Trees, Constantí - Tarragona (Spagna)
Nuove tendenze nell'architettura dell'oliveto

Giovanni Lercker, Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Università di Bologna
La qualità secondo le esigenze del mercato. Cosa offre la tecnologia?Quali le vie da seguire e quali i parametri da prendere in considerazione?

José Alba Mendoza, Consejo Superior de Investigacion Cientificas (CSIC) Almazara Experimental, Instituto de la Grasa, Sevilla (Spagna);
Daniela Capogna, tecnologo alimentare
La produzione di olio extravergine di oliva in linea con le esigenze e i canoni delle aziende spagnole. E’ possibile ottenere qualità e volumi?

Francesco Visioli, Ordinario di Fisiopatologia, Université Pierre et Marie Curie – Parigi
Come ottenere un extra vergine dal profilo nutrizionale perfetto, alla luce delle evidenze scientifiche.

Marcello Scoccia, responsabile e selezionatore qualità Carapelli Firenze (Grupo Sos)
Il selezionatore delle qualità alle prese con la "costruzione" di un blend, L’esperienza maturata sul campo.

IL CATALOGO DELL’OLIO
Dato il forte interesse manifestato per l’esposizione di macchinari e tecnologie della filiera, SIMEI e Enovitis hanno creato per la prima volta il catalogo degli espositori del settore, trasversale rispetto alle due fiere. Con una novità. Curato da Luigi Caricato, il catalogo è concepito con una nuova formula che lo vede come un prodotto culturale di alto profilo, vera e propria guida nel mondo dell’olio e dell’ulivo in Italia e nel mondo. Composto da oltre 150 pagine e redatto in due lingue, il libro sarà utile agli espositori e ai visitatori durante la fiera ma, dato il valore aggiunto, potrà essere conservato nel tempo.

ALTRE VOCI
Sempre nell'ambito del Simei-Enovitis, segnaliamo un convegno di viticoltura.

Mercoledì 14 novembre 2007
Ore 9,30 – 13,30
Sala Gemini, Centro Congressi (Piano Terra)

La gestione della chioma del vigneto. Le operazioni manuali o meccaniche sono contrastanti o complementari?

Tenuto da esperti internazionali, l’incontro intende illustrate le moderne tecniche e strumentazioni per la gestione ottimale della chioma del vigneto confrontando tra loro efficienza e resa dei processi meccanici rispetto a quelli manuali.
Sarà l’occasione per fare il punto su una delle lavorazioni più complete e al tempo stesso altamente delicate della vite.

Moderatore - Dott. Daniele Vannucci, agronomo, esperto in meccanizzazione viticola

Mario Fregoni, Direttore Istituto di Frutti-Viticoltura, Università Cattolica Sacro Cuore -PC.
Le risposte adattative della chioma della vite agli stress provocati dai cambiamenti climatici.

Jim Wolpert, Department of Viticulture and Enology, University of California, Davis, (USA) Potatura verde meccanica in California

Giancarlo Spezia, docente di meccanizzazione viticola, Istituto di Frutti-Viticoltura, Università Cattolica Sacro Cuore, PC
Potatura verde meccanica in Italia

Danny Schuster, produttore di vino ed esperto viticolo (Nuova Zelanda) -
Paoletti Andrea, agronomo ed esperto viticolo (Italia)
Interventi manuali al verde della chioma della vite in Nuova Zelanda e in Italia: tecnica e pratica.

Fernando Martínez De Toda Fernández, Departamento Agricoltura y Alimentaciòn, Logroño La Rioja (Spagna)
Diradamento meccanico del grappolo di vite.






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