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AL VIA IL SECONDO SEMINARIO INTERNAZIONALE SULLE BIOTECNOLOGIE E LA QUALITA’ DELLA PRODUZIONE OLEARIA NEL BACINO DEL MEDITERRANEO

Dal 5 al 10 novembre Trapani si apre a tecnici e ricercatori, impegnati in sessioni informative e di studio su alcune grandi tematiche oleicole d’attualità. Non mancheranno neanche le olive da tavola

28 ottobre 2006 | T N

L’OliveBioTeQ è un seminario internazionale sulle biotecnologie e la qualità della produzione olearia nel bacino del Mediterraneo.
Un’importante occasione di incontro per tecnici e ricercatori, dal 5 al 10 novembre 2006 nell’area di Mazara del Vallo e di Marsala.
Il seminario è stato organizzato dal Dipartimento di Colture arboree dell’Università di Palermo, insieme con la Regione Sicilia e con la sponsorizzazione del Coi, dell’Accademia nazionale dell’olivo e dell’olio, l’Accademia dei Georgofili, la Società orticola italiana, il Cnr, l’Istituto sperimentale per l’olivicoltora e il Ciheam Iam.

Il seminario ha carattere internazionale ed è incentrato sulle prospettive di questa coltura nel bacino del Mediterraneo. Con l’imminente apertura dei mercati e l’effettiva operatività dell’aera di libero scambio sarà infatti necessario adottare standard comuni in termini di qualità e salvaguardia delle comunità agricole.

Di particolare interesse i primi due giorni (sessioni informative), 6 e 7 novembre, in cui verranno presentate esaustive relazioni sullo stato dell’olivicoltura e dell’industria dell’olio nel Mediterraneo, verrà quindi fornito un quadro di ogni Paese produttore.
Tutto i Paesi oleicoli sono stati coinvolti, illustri esponenti forniranno così un utile aggiornamento sulle prospettive dell’olivicoltura nei singoli Stati, se ne trarrà quindi un quadro inestimabile.
Gli speakers:
M. Ismaili-Alaoui, Institut Agronomique et Veterinarie Hassan II; Rabat Maroc
T. Jardak, Institut de l'Olivier, Sfax, Tunisia
S. Lavee, Insitute of Plant Science, Rehovot, Israel
A. El Ibrahem, Olive Bureau Idleb, Syria
U. Aksoy, Department of Horticulture, Ege University, Izmir, Turkey
P. Fiorino, P. Deidda - Italy
S. Roussous, Institut de Recherche pour le Developpement, Universite de Provence, Marseille, France
L. Rallo, Universidad de Cordoba, Departemento de Agronomia. Cordoba, Spain
A. Pinheiro, Universidade de Evora, Evora, Portugal
M. Mendil, Institut Technique de l-Arboriculture Fruitiere et de la Vigne (ITAF), Algeria
S. Ayoub, NCARTT, Jordan
R. Caruana, Ministry of Rural Affairs Environment, Malta
A. Bassal, Lebanese Agriculture Research Institute (LARI), Lebanon
D. Panajoti, Institut of Arboriculture of Valona, Albania
S. I. Laz, Olive Dept. HRI, Egypt
P. Slavko, Institute for Adriatic Crops and Karst Reclamation, Croatia

Due le giornate di studio (8 e 10 novembre) verranno dedicate alle sessioni scientifiche, riguardo a queste grandi tematiche:
risorse genetiche e qualità del prodotto
biologia e fisiologia dell’olivo
nuovi sistemi di impianto per la meccanizzazione della potatura e della raccolta
tecnologia estrattiva
qualità, salubrità e benefici effetti sulla salute dell’olio di oliva
metodi colturali sostenibili
la coltura dell’oliva come risorse multifunzionale
nuove strategie per il controllo delle patologie
economia e marketing dell’industria dell’olio

Il 7 novembre, invece, è previsto un importante seminario speciale dedicato ai prodotti “da oliva” e salute. Non solo extra vergine, quindi, ma anche olive da tavola, una produzione spesso bistrattata e dimenticata.

Alle sessioni informative e scientifiche verranno affiancate anche visite in campo per comprendere meglio la realtà olivicola locale.

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