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Al Vinitaly si bridnerà al bio e alle prospettive del regolamento europeo sul vino biologico

19 marzo 2012 | R. T.

Dopo tanta attesa a febbraio è stato approvato il regolamento europeo sulla vinificazione biologica. Il testo non è certo quello che il settore del biologico italiano aveva inizialmente proposto, tuttavia è importante aver finalmente ottenuto un compromesso tra tutti gli Stati europei, cosa che è stata possibile anche grazie all'iniziativa di AIAB dentro la Carta Europea di Vinificazione Bio e dentro IFOAM-EU.

Il nuovo regolamento rappresenta punto di partenza essenziale che darà modo al settore di crescere nella chiarezza. Per molti produttori bio italiani le regole definite sono semplici da rispettare, quindi possiamo già pensare a fare di meglio.

Di impatti e prospettive del nuovo regolamento europeo sul vio bio si parlerà il prossimo 27 marzo al Vinitaly, alle ore 15.30 presso l'area del MiPAAF (Sala grande -Piano terra Palaexpo). Un incontro promosso dal ministero al quale interverrà la vicepresidente dell'AIAB Cristina Micheloni.

Trasmettiamo di seguito il programma dettagliato dell'incontro “Un brindisi al bio: impatti e prospettive del nuovo regolamento europeo sul vino biologico”

Intervengono:

Teresa De Matthaeis

Dirigente - Ufficio Agricoltura Biologica – Direzione Generale Sviluppo Agroalimentare e della Qualità

Federico Castellucci

Direttore Generale - OIV Organisation Internationale de la Vigne et du Vin

Maria Fladl

Commissione UE - DG Agri, Unità Agricoltura Biologica

Tavola rotonda con la partecipazione di:

Antonella Bosso, CRA Enologia

Cristina Micheloni, AIAB

Fabrizio Piva, FederBio

Francesco Giardina SINAB - MiPAAF

Mirella Tamburello, viticoltrice biologica

Dario Mozzachiodi, Cantine Riunite & CIV

Modera

Nicola Castellani - Informatore Agrario

Conclusioni

Giovanni Piero Sanna - Direttore Generale – Direzione Generale Sviluppo Agroalimentare e della Qualità – Ministero Politiche Agricole e Forestali

L'incontro si chiuderà con una degustazione vini biologici a cura del progetto Euvinbio.