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Piatti prêt-à-porter per Identità Golose e Food&Wine Festival

Dal 4 al 7 febbraio la kermesse viticola e dal 5 all'8 il grande congresso culinario giunto all'ottava edizione con Cracco, Bottura, Redzepi e Atala

04 febbraio 2012 | Alberto Grimelli

Due anime e due spazi che si sovrappongono ma non si fondono.

E' questo lo spirito di Identità Golose e Food&Wine Festival.

Il primo è l'ormai celebratissimo congresso internazionale d'alta cucina in cui si ritrovano, si confrontano grandi chef nazionali e internazionali come Cracco, Bottura, Redzepi e Atala.

Non solo. Anche molte soprese. Giovani promettenti come il ventiseienne Sergio Humada che insegnerà come fare alta cucina a basso costo. Certamente interessante, anche se un colpo al cuore per i puristi, l'intervento di Jon Pollard che presenterà la sua pizza gourmet che sta spopolando a Londra. 

Nei nei 9mila mq dello spazio fiera di via Gattamelata a Milano, Identità Golose si presenterà con un tema innovativo "Oltre il mercato". 

"Perché la grande cucina e la migliore pasticceria - come spiega l'ideatore e curatore del congresso Paolo Marchi - non devono più limitarsi a ordinare ottime materie prime ma devono andare direttamente alla fonte, alla produzione e cercare il massimo, e su quello intervenire per cogliere l'essenza e l'anima di un prodotto in una ricerca del gusto che sia concreta e senza furberie".

Se Identità Golose è l'appuntamento a cui i professionisti del settore culinario non possono mancare, per gli appassionati è nato uno spazio dedicato: il Food&Wine Festival che apre il 4 febbraio e chiude il 7.

Cento aziende vinicole e trecento vini in degustazione, selezionati tra le migliori cantine d'Italia, ma soprattutto la possibilità di assaggiare una cucina d'autore prêt-à-porter.

Con 10 euro, infatti, si potrà scegliere un piatto di uno dei 20 chef che partecipano al Festival. E non piatti qualsiasi: la pasta e fagioli con croste di Grana Padano e l'osso del prosciutto di Parma di Massimo Bottura, la crema bruciata di baccalà mantecato e spuma di patate alla birra doppio malto di Claudio Sadler, la zuppa di picolit, gnocchi di Godia e foie gras d'oca di Emanuele Scarello, lo stufato di fave, verdure e costine di maiale di Rodrigo Oliveira del Mocotò di San Paolo. Insomma, Milano si trasforma per quattro giorni nel più grande e più divertente temporary restaurant al mondo.