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L'olivicoltura toscana guarda con interesse alle cultivar autoctone
Non solo Frantoio, Leccino e Moraiolo. La Toscana ha ottanta varietà le cui caratteristiche vanno però conosciute per ricoprirle e valutarne il recupero. Tutto questo in un convegno a Follonica il 14 dicembre
11 dicembre 2010 | T N
Dopo le gelate del 1956 e del 1985 si è assistito a una semplificazione del patrimonio olivicolo toscano che si basa, oggi, su tre varietà principali: Frantoio, Leccino e Moraiolo, con gli impollinatori Maurino e Pendolino a fare da comprimari.
Il patrimonio varietale toscano è però composto da 80 varietà , tutte censite e descritte, nei loro caratteri fenologici, sul sito link esterno
Gli olivicoltori sanno tuttavia bene che oggi non ci si può fermare alle sole caratteristiche fenologiche e a qualche parametro agronomico ma che occorre guardare alla qualità dell'olio, alle sue peculiarità chimiche e organolettiche.
Nel 2010 lâIVALSA CNR, in collaborazione con il Laboratorio Chimico Merceologico della Camera di Commercio di Firenze, lâIstituto Agrario di San Michele allâAdige, il gruppo assaggiatori della Camera di
Commercio di Grosseto, ha voluto avviare un profondo lavoro di caratterizzazione: tutte le varietà di olivo toscane in produzione sono state raccolte in modo da ottenere, in una sola annata, quanti più oli possibile da sottoporre ad analisi chimica, analisi della componente volatile, analisi organolettica.
Un lavoro immane e che sta dando i primi buoni frutti che verranno presenti a Follonica il prossimo 14 dicembre, dalle ore 9.00, presso l'azienda agicola del CNR Santa Paolina.
Lâincontro fornisce lâoccasione per gli operatori del settore, di approfondire il tema degli oli monovarietali delle varietà autoctone e del loro possibile ruolo per il futuro della nostra olivicoltura.
Per la prima volta, nellâanno mondiale della biodiversità , sarà data lâopportunità di constatare con lâassaggio la diversità degli oli monovarietali ottenibili con le varietà del germoplasma autoctono toscano.
Oltre 50 oli prodotti in azienda da ottobre a dicembre saranno messi a disposizione dei partecipanti per la degustazione.
Per informazioni:
link esterno
CNR - IVALSA
Claudio Cantini e-mail: cantini@ivalsa.cnr.it
tel./fax. 0566 52356 - 329 7479906
Graziano Sani e-mail: sani@ivalsa.cnr.it
Tel 055 522 5695 fax 055 5225656
ARSIA
Marco Toma Email: marco.toma@arsia.toscana.it
Tel. 055 2755266 Fax 055 2755292