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LE CAPRE DELLA VAL DIVEDRO? HANNO NOME SEMPIONE, VALLESANA E ALPINA

A Trasquera, in provincia di Verbania, nel paese noto per le fisarmoniche, prende il via la terza esposizione caprina “…al suon di sunai…”, da non perdere

23 ottobre 2004 | C. S.

Il giorno 31 Ottobre il comune di Trasquera, situato in Val Divedro, al confine con il Cantone Svizzero del Vallese, organizza una esposizione caprina per valorizzare le tre razze locali ancora presenti sul territorio, la Capra Sempione, la Capra Vallesana e la Capra Alpina.

La Capra Sempione
Popolazione in grave pericolo di estinzione. E’ rappresentata da soggetti a mantello bianco e con pelo di lunghezza elevata, distribuito uniformemente su tutto il corpo. Solo recentemente si stanno muovendo i primi passi per tentare il suo recupero in Val Divedro. Razza estremamente numerosa in passato, presenta le caratteristiche morfologiche tipiche delle capre di ceppo alpino. Robusta, di buon sviluppo, unisce caratteristiche di buona produttrice di latte senza per questo compromettere la sua rusticità.

La Capra Vallesana
Lo standard di razza attuale considera esclusivamente soggetti a pelo lungo, e con mantello bianco posteriormente e nero anteriormente. La linea di suddivisione fra zona pigmentata e bianca è ben visibile e può cadere subito dietro le spalle o a circa metà del tronco. La popolazione Vallesana in Ossola è però costituita anche da interessanti soggetti con due varianti di mantello. Infatti, l’anteriore può essere bruno, chiamato localmente rosso, o grigio (miscelatura di peli bianchi e neri) il posteriore rimane sempre bianco. Questi soggetti ritratti in fotografie di inizio ’900 devono trovare un giusto riconoscimento tecnico-amministrativo, altrimenti si rischia l’impoverimento del patrimonio genetico della capra Vallesana in Piemonte.

La capra Alpina Comune
Bellissimo esempio di razza policromatica non standardizzata, per la presenza di diverse varietà di mantello. Questa sua caratteristica gli è costata l’esclusione dal riconoscimento ufficiale come vera e propria razza. Diversi tipi di mantello fino a ieri considerati, erroneamente, frutto di incroci costituiscono oggi il deposito della variabilità genetica di cui tanto si parla. La riduzione numerica di questa popolazione con la sostituzione da parte di altre razze locali, o peggio con razze internazionali selezionate, costituirebbe una gravissima perdita.

Ecco perché, su questo territorio dell’estremo Piemonte, è necessario attuare strategie di valorizzazione del settore caprino nel rispetto della sua integrazione produttiva territoriale, sfruttando le potenzialità delle risorse genetiche animali ancora presenti nelle valli Ossolane.

Il programma, dell’esposizione caprina, prevede l’apertura della manifestazione alle ore 10 di domenica 31 ottobre, mentre alle 11 saranno commentate le razze esposte in mostra con l’intervento del dottor Luigi A. Brambilla dell’Associazione Rare (Razze Autoctone a Rischio di Estinzione, link esterno) esperto di razze locali dell’Arco Alpino facente parte del Corpo Nazionale Esperti ovi-caprini dei Registri Anagrafici Italiani (Associazione Nazionale della Pastorizia: link esterno).

La manifestazione seguirà con intrattenimenti volti alla conoscenza da parte del pubblico delle razze locali caprine Ossolane. Inoltre, durante tutta la manifestazione i partecipanti saranno allietati da musiche tradizionali dell’Ossola eseguite da fisarmonicisti trasqueresi, verrà offerto formaggio e nel pomeriggio si eseguirà la tradizionale castagnata.

La manifestazione si terrà in località la Sotta, dove, presso il Centro Polifunzionale, è disponibile un servizio cucina con piatti tipici locali previa prenotazione allo 0324.79256, attivo anche un servizio di pernottamento. L’area è attrezzata per lo svolgimento della manifestazione anche in caso di maltempo.



Fonte: Gruppo Allevatori Caprini Trasqueresi



Info: Comune di Trasquera, tel. 0324.79120