Energia verde

I sistemi agrivoltaici: la coesistenza tra produzione agricola e produzione di energia

I sistemi agrivoltaici: la coesistenza tra produzione agricola e produzione di energia

L'incidenza dell'energia sui costi totali di produzione dei prodotti agricoli sta diventando sempre più elevata ed il cui approvvigionamento è sempre più costoso. L'agrivoltaico può essere una soluzione

10 gennaio 2025 | 11:00 | Roberto Accossu

Il 13/12/2024 si è tenuto, presso il teatro di Palazzo Doglio a Cagliari, il convegno organizzato dall’Associazione dei Dottori in Agraria e Forestali della Sardegna, con la collaborazione di Confprofessioni Sardegna, dal titolo: I sistemi Agrivoltaici – La coesistenza tra produzione agricola e produzione di energia. 

L’evento, accessibile anche da remoto, ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulla situazione esistente oggi in Italia sulla produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo di impianti agrivoltaici.

Il convegno sull’Agrivoltaico chiude un trittico di incontri, organizzati dall’ADAF Sardegna, incentrati sui fattori di resilienza che l’azienda agricola deve possedere per proseguire la sua attività, in un contesto ambientale sempre più influenzato dai cambiamenti climatici; ha proseguito ricordando che il primo convegno tenutosi a Cagliari aveva come tema principale l’importanza dell’acqua, fattore considerato indispensabile e necessario per affrontare i cambiamenti climatici e consentire alle aziende agricole di adattarsi. Il secondo convegno, svoltosi a Sassari, ha affrontato il tema della sicurezza del reddito nel caso di avversità atmosferiche e le garanzie offerte dalle assicurazioni agevolate in agricoltura, strumento ritenuto indispensabile per l’azienda agricola. 

Infatti, senza un’adeguata copertura assicurativa le imprese agricole non potrebbero sopravvivere nel caso in cui avversità climatiche improvvise determinassero la perdita parziale o totale delle produzioni aziendali.  

Nel convegno del 13 dicembre l’ADAF Sardegna analizza un ulteriore fattore di criticità: l’energia, la cui incidenza sui costi totali di produzione dei prodotti agricoli sta diventando sempre più elevata ed il cui approvvigionamento è sempre più costoso.

Sono intervenuti, portando i saluti istituzionali, il Presidente di Confprofessioni Sardegna Avv.to Susanna Pisano, il neoeletto Presidente di Confprofessioni Dott. Marco Natali ed i Presidenti di vari Collegi e Ordini Professionali della provincia di Cagliari (Agrotecnici - Periti Agrari – Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – Avvocati - Dottori Agronomi e Dottori Forestali).

Ai saluti istituzionali hanno fatto seguito gli interventi dei relatori: Tomaso Maggiore, Professore Ordinario di Agronomia Generale e Coltivazioni Erbacee, in quiescenza - DISAA Uni MI; Dott. Nicola Colonna, ENEA Divisione sistemi agroalimentari Sostenibili; Stefano Amaducci, Professore Ordinario di Agronomia Generale e Coltivazioni Erbacee UniCATPC; Roberto Furesi, Professore Ordinario di Economia e Rurale UniSS; Ing. Salvatore Guastella Project Maneger “fotovoltaico innovativo” Presidente CEI CT 82. 

L'agrivoltaico per le aziende agricole, una possibilità per il futuro

Nel convegno sono state rappresentate ed analizzate le numerose problematiche che, attualmente, interessano le energie rinnovabili ed è stata esaminata, al contempo, l’importanza che gli impianti agrivoltaici potrebbero avere per le aziende agricole.

I vari interventi hanno messo in evidenza il valore che ha sempre avuto l’energia per le imprese agricole, partendo dalla considerazione che il settore agricolo è sempre stato una grande utilizzatore di energia; è stato poi illustrato come le aziende agricole hanno modificato le produzioni per far fronte ai cambiamenti energetici.

Infatti, negli anni le aziende agricole hanno fatto sempre più ricorso ad energia proveniente da fonti rinnovabili, non essendo più sostenibile l’utilizzo dei combustibili fossili, sia dal punto di vista economico che ambientale. 

E’ emersa, più volte, negli interventi dei vari relatori, l’importanza del tecnico agricolo per la conduzione delle colture sotto gli impianti agrivoltaici e come ad oggi gli impianti presenti sul territorio nazionale siano pochissimi e ancora in fase sperimentale.

Il Prof. Maggiore ha illustrato la trasformazione che hanno subito le aziende agricole nel corso degli ultimi decenni, partendo dalla constatazione che molti prodotti agricoli realizzati all’interno dell’azienda agraria erano finalizzati alla produzione di energia all’interno dell’azienda o al suo impiego all’esterno. Il Relatore ha poi ricordato come il mutamento delle tecniche colturali e delle coltivazioni abbia avuto un impatto sul paesaggio, che si è trasformato in funzione delle nuove esigenze produttive agricole, della sempre più spinta meccanizzazione e della riduzione dei costi. Il Prof. Maggiore ha concluso l’intervento mostrando come l’agricoltura e le aziende agricole stiano convertendo gran parte del parco macchine aziendale, basato sull’utilizzo di combustibili fossili, con un parco macchine caratterizzato dall’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili.

L’intervento successivo, del Dott. Colonna, ha evidenziato come l’agricoltura stia attraversando una fase di innovazione e di modifica delle tecniche di produzione. Il Relatore ha rappresentato la necessità, al fine di garantire la sicurezza alimentare in questa fase di transizione caratterizzata da cambiamenti climatici sempre più evidenti, di utilizzare tutte le conoscenze tecnologiche e scientifiche per poter ridurre gli impatti che questi cambiamenti determinano sull’agricoltura. Ha sottolineato che la sostituzione dei combustibili fossili è un processo irreversibile per ridurre e/o eliminare le emissioni e mitigare gli effetti che l’attuale sistema produttivo produce sull’ecosistema, ma anche e soprattutto, per diminuire i costi di produzione.

Ridurre i consumi, aumentare l’efficienza degli attuali sistemi di produzione e sostituire i combustili fossili con energia prodotta da fonti di energia rinnovabile saranno i punti cardine delle strategie che caratterizzeranno l’agricoltura nel prossimo futuro.   

Il Prof. Amaducci, nel suo intervento, ha messo in evidenza che lo studio e lo sviluppo degli impianti agrivoltaici, pur avendo avuto un’importante espansione negli ultimi anni, devono ancora essere testati e valutati sulle coltivazioni e su un numero consistente di impianti. Ha poi sottolineato come sia importante, al fine di stimare l’efficienza di un impianto agrivoltaico - sia in relazione alla produzione di energia sia per garantire la produzione agricola – valutare attentamente gli aspetti progettuali, la gestione agronomica e la gestione successiva alla realizzazione dell’impianto agrivoltaico. Ha ricordato che la scelta delle colture, le tecniche colturali e la meccanizzazione sono determinanti per avere dei risultati produttivi soddisfacenti perché questi aspetti influiscono sulla reazione della coltura prescelta all’ombreggiamento derivante dai pannelli fotovoltaici. Il Prof. Amaducci ha concluso affermando che la ricerca è indirizzata ad individuare, per gli impianti agrivoltaici: 

·       la specie vegetale e la rotazione agraria in funzione della tolleranza all’ombreggiamento;

·       il genotipo più adatto nell’ambito della specie;

·       la tecnica colturale più adatta per la coltivazione (densità).

Il Prof. Furesi, nel suo intervento, analizzando i dati nazionali delle superficie coltivate, del numero degli addetti e delle produzioni agricole negli ultimi venti anni, ha messo in evidenza come tutti i dati siano negativi e come l’agricoltura italiana abbia subito una progressiva perdita di efficienza. Il Prof. Furesi ha posto una serie di riflessioni sulla realizzazione degli impianti agrivoltaici e sul bisogno di tali impianti per l’agricoltura italiana. 

L’Ing. Guastella nel suo intervento ha fatto presente che un impianto può essere definito agrivoltaico solo se sussiste il sistema duale dell’uso del terreno in cui la produzione di energia dei pannelli fotovoltaici coesiste con la continuità delle attività di coltivazione agricola e/o pastorale. 

Ha elencato l’attuale classificazione degli impianti agrivoltaici e le caratteristiche che questi impianti devono avere, mettendo in evidenza il ruolo del tecnico agrario nella scelta delle coltivazioni, della conduzione e gestione agronomica delle produzioni sotto gli impianti agrivoltaici. 

I lavori del Convegno sono stati conclusi dal Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, On. Gianpietro Comandini, che ha illustrato l’operato della Regione Sardegna nel campo delle energie prodotte da fonti rinnovabili ed ha evidenziato come la recente legge regionale n° 20 del 5 dicembre 2024 - Misure urgenti per l'individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all'installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile (FER) e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi - voglia coniugare la salvaguardia del sistema agricoltura – suolo -  paesaggio con la produzione di energia da fonti rinnovabili.