Bio e Natura
TORNA L’INCUBO SICCITA’. APERTI I BACINI MA SCARSEGGIA L’ACQUA
Già milioni di euro di danni alle colture, ma lo scenario si presenta drammatico se non pioverà entro una decina di giorni. Vi sarà infatti un’ulteriore calo della portata del Po e l’impossibilità di irrigare le colture di quattro regioni: Veneto, Lombardia, Emilia e Piemonte
24 giugno 2006 | R. T.
Ormai si parla apertamente di emergenza.
Lâestate è cominciata da pochissimi giorni ma torna lâincubo siccità .
Ormai siamo vicini allâ âallarme rossoâ per lâagricoltura e già si contano i primi danni: 300 milioni di euro, molti dei quali in Piemonte. In tutto il Nord Italia è scattata lâemergenza siccità . I campi coltivati continuano ad essere a secco e se entro sette giorni non pioverà o non verranno irrigati, molte produzioni saranno in pericolo. Intanto conseguenze si sono avute soprattutto per il riso, per i cereali (frumento in testa), per il mais, per le barbabietole, per lâortofrutta, in particolare pomodori, pesche e susine.
A causa della carenza di acqua manca anche lâerba nei pascoli alpini, dove la prolungata assenza di pioggia in montagna desta grande preoccupazione e rischia di mettere in crisi la stagione degli alpeggi in vista dei mesi più caldi dellâestate. Le conseguenze della mancanza di piogge iniziano a farsi sentire anche negli allevamenti di montagna come in Valsesia dove manca erba sufficiente per i pascoli.
Per affrontare la crisi la Lombardia ha già deciso di aprire i bacini, ma la misura potrebbe risultare insufficiente se non pioverà entro dieci giorni.
I grandi laghi potrebbero infatti dimezzare la quantità di acqua rilasciata, il che potrà significare un ulteriore calo della portata del Po e lâimpossibilità di irrigare le colture di quattro regioni, Veneto, Lombardia, Emilia e Piemonte.
A causa del basso livello del Po i grandi laghi prealpini rilasciano solo il 70 per cento dellâacqua che è di loro competenza. Il Po è sceso a una portata dâacqua di 300 metri cubi al secondo, un sesto della media che si aggira sui 1.800 mc/secondo.
A Bondeno nel Ferrarese, dove lâacqua del grande fiume padano viene captata dal Cer (Canale emiliano romagnolo) per portare lâacqua in buone parte dellâEmilia e in tutta la Romagna, il fiume ha toccato i 2,58 metri sul livello del mare, il più basso di tutti i tempi (nella grande siccità del 2003 tale livello non scese mai sotto i 2,90 metri).
Pessime notizie anche dal Lago Maggiore. Alla diga di Sesto Calende (VA), a fronte di un precedente minimo storico di 50cm, il 19 Giugno 2006 segnava il nuovo record di ben -2.3 centimetri al di sotto dello zero idrometrico.
Il 2006 fa già segnare nuovi, preoccupanti, record storici.