Bio e Natura

NUOVI ORIZZONTI PER LE COLTURE NO FOOD

I progetti della Regione Toscana e le prospettive transnazionali per il rilancio delle colture a destinazione non alimentare

16 dicembre 2005 | T N

Dal ritorno alla coltivazione della canapa per scopi produttivi e ambientali, alle fibre e coloranti naturali; dai biolubrificanti vegetali per l’industria, alla produzione di oli essenziali e fitofarmaci di origine vegetale. Ovvero, tutto quanto viene anche definito come ‘coltura a destinazione non alimentare’ e per la quale, anche sulla scorta di accordi internazionali (primo fra tutti il protocollo di Kyoto), si stanno aprendo sempre più nuovi ed ampi orizzonti. In questo settore rientrano poi le agri-energie ma su questo l’Arsia ha dedicato un’intera rassegna a parte, che si è tenuta lo scorso maggio alla fiera di Arezzo.
Sono stati questi alcuni dei temi al centro del seminario regionale dal titolo “Iniziative progettuali nel settore dell’agricoltura no-food in Toscana” - organizzato da Arsia, l’agenzia della Regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale, dall’Accademia dei Georgofili e dall’università di Pisa – che si è svolto a Pisa al centro di Ricerche Agroambientale “E.Avanzi”. Al centro dei lavori la presentazione di progetti realizzati grazie al finanziamento o cofinanziamento della Regione Toscana, attraverso la Direzione Generale dello Sviluppo Economico (Programma Regionale Azioni Innovative), e attraverso l’Arsia.
L’iniziativa ha rappresentato un importante momento di confronto e di scambio di esperienze fra ricercatori, con il preciso intento di creare sinergie proprio nel mondo della ricerca in grado di poter attivare progetti a livello europeo e transnazionale. Tutto ciò anche in considerazione degli ultimi cambiamenti intervenuti nella Politica Agricola Comunitaria che, dal punto di vista dei sostegni, ha posto per la prima volta su un piano tendenzialmente paritario le colture no-food rispetto a qualsiasi altra coltura alimentare e, non ultimo, in vista dei nuovi scenari europei che si apriranno con il VII° Programma quadro per la ricerca comunitaria.
I lavori, dopo il contributo fornito dall’università di Montpellier che ha presentato la ricerca sui prodotti non alimentari, hanno analizzato diversi progetti attivati in Toscana: dal progetto ‘Activa’ promosso dall’Arsia sull’analisi delle colture toscane per usi industriali e per la valorizzazione dell’ambiente (che sarà oggetto di una specifica presentazione in occasione di Terra Futura 2006, la mostra convegno internazionale sulle buone pratiche di sostenibilità), a iniziative specifiche sulla coltura della canapa. In particolare l’azione pilota per la coltivazione, trasformazione e commercializzazione della canapa, il progetto “Toscanapa: la canapa per il mercato tessile e della carta”, fino al programma di ricerca sulle fibre e coloranti naturali. Altre iniziative presentate nel corso del seminario, poi, hanno riguardato i biolubrificanti vegetali per l’industria e per le macchine per l’industria cartaria e gli oli essenziali, con la caratterizzazione e produzione di oli e di fitofarmaci di origine vegetale.

Fonte: Impress