Bio e Natura
ALLARME VIRUS DEI POLLI. E’ SBARCATO IN EUROPA
L’influenza aviaria ha colpito in Romania e Turchia. Sono stati abbattuti migliaia di capi. Preoccupazione in Europa, panico in Usa, dove uno studio indipendente prevede milioni di morti
10 ottobre 2005 | T N
In Romania è stata accertata la morte di altre tre anatre, nel Delta del Danubio, per il micidiale morbo H5N1, dopo i tre casi di volatili documentati venerdì.
Dalla Turchia arriva notizia dellâabbattimento di circa duemila tacchini per sospetta influenza aviaria nella provincia di Balikesir, nel nord ovest del Paese. Il governatore locale, Halil Yavuz Kaya ha cercato subito di tranquillizzare.
In Romania il ministro della Salute, Eugen Nicolaescu, ha affermato che non vi è nessun contagio a persone per il momento; allo stesso tempo, tuttavia, ha lanciato un appello all'Organizzazione MOndiale della Sanità , chiedendo mezzi e informazioni per fronteggiare l'emergenza. I vaccini di cui la Romania dispone sono quelli generici contro l'influenza e non prodotti più specifici contro il virus NH15, ovvero il Tamiflu, un antivirale prodotto dalla Roche e la Relenza dei laboratori GlaxoSmithKline.
Romnia e Turchia risultano così drammaticamente poco preparati ad affrontare una crisi di grandi dimensioni.
Infatti la principale fonte di preoccupazione è la possibile mutazione del virus. Se il virus dei polli e quello dellâinfluenza umana si ricombinassero, trovandosi, ad esempio, nello stesso ospite nello stesso momento, si prospetterebbe lâipotesi di una pandemia.
Nei Paesi industrializzati e progrediti le misure di prevenzione e di sicurezza veterinaria sono certamente rigide, specie in una situazione di pericolo come lâattuale, che dire invece dei Paesi più poveri e meno organizzati?
Anche alcuni Paesi industrializzati sono impreparati. Gli stessi Stati Uniti, secondo quanto ha denunciato oggi il New York Times, non sarebbero in grado di affrontare una possibile pandemia, che potrebbe provocare, in quella sola nazione, quasi due milioni di morti nel peggiore scenario possibile. Gli Usa dispongono di scorte di vaccino mirato al virus H5N1 che possono servire per proteggere dai 2 ai 20 milioni di persone.