Bio e Natura

Record di fonti rinnovabili nel 2011 in Italia

Raddoppiati gli impianti alla vigilia dell'emanazione del piano strategico nazionale sull'energia da parte del governo. Intanto il sottosegretario De Vicenti annuncia: "conto energia per il solare termico entro un mese"

06 ottobre 2012 | Graziano Alderighi

Il GSE ha pubblicato il Rapporto Statistico Impianti a fonti rinnovabili per l'anno 2011..

Secondo quanto riportato nel documento, nel 2011 gli impianti alimentati con fonti rinnovabili in Italia sono 335.151 unità, oltre il doppio del 2010.

Da tre anni la crescita della consistenza è straordinaria, gli impianti nuovi eguagliano quelli esistenti alla fine dell’anno precedente. La potenza efficiente lorda installata in Italia è pari a 41.399 MW con circa 11.115 MW addizionali (+37%).

La variazione rispetto al 2010 è dovuta principalmente alla forte crescita della fonte solare. Gli impianti fotovoltaici sono più che raddoppiati passando da 155.977 a 330.196 unità, la potenza installata è più triplicata da 3.470 MW a 12.773 MW. Solo cinque anni fa, la presenza degli impianti fotovoltaici in Italia era minima, oggi la fonte solare rappresenta il 31% della potenza degli impianti rinnovabili, seconda solamente a quella idraulica. Contribuiscono alla crescita del parco delle rinnovabili, rispetto al 2010, anche la fonte eolica e le bioenergie.

Gli impianti eolici aumentano di 320 unità, per 1.122 MW addizionali installati. Aumenta dell’81% il numero di impianti alimentati con bioenergie e solamente del 20% la loro potenza installata, la maggior parte sono infatti di piccola taglia, a biogas o a bioliquidi.

In notevole aumento la potenza installata in Italia nel 2011 da fonti rinnovabili, oltre 11.000 MW in più rispetto al 2010. La Lombardia con il 16,9% rimane la Regione con la percentuale più alta tra tutte le Regioni.

La Toscana, grazie al geotermico, rimane la Regione con maggior potenza installata nel Centro Italia, mentre nel Sud Italia un forte incremento percentuale è dato dalle Regioni Puglia e Sicilia, grazie soprattutto alla quantità di potenza fotovoltaica entrata in esercizio nel 2011.

Intanto cresce l'attesa e l'aspetytativa per il piano strategico nazionale sull'energia promesso dal sottosegretario allo sviluppo economico De Vincenti: "ll documento definitivo pensiamo di renderlo pubblico la prossima settimana. L'obiettivo - ha aggiunto - è di arrivare ad una consultazione con le forze sociali, le associazioni di categoria, le imprese sperando di arrivare a condividere, se non le ricette, le conoscenze di fondo". Nel suo discorso De Vincenti ha sottolineato come "un obiettivo chiave sia la riduzione del costo dell'energia", come "ci sia bisogno che le rinnovabili siano economicamente e socialmente sostenibili", si dovra' agire sull'efficienza energetica e agire sul costo del gas che rimarrà uno dei driver.

Noività anche per il solare termico. "Il decreto è molto avanti, penso entro il mese". Ha risposto così il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti a chi gli chiedeva dei tempi per il decreto sugli incentivi per le rinnovabili termiche.

Le energie rinnovabili diventano però un business interessante in tutto il bacino del Mediterraneo. Il Nord Africa ha tutto l'interesse a diventare un importante esportatore di energie rinnovabili verso l'Europa, che a sua volta ha come obiettivo la sicurezza dell'approvvigionamento e la riduzione delle emissioni gas effetto serra. I Paesi del Mediterraneo mirano dunque verso progetti molto ambiziosi e obiettivi a breve-medio periodo per l'utilizzo delle tecnologie a ridotto impatto ambientale.

Interessati dovrebbero essere in particolare Egitto, Francia, Italia, Libia, Marocco, Spagna, Tunisia e Turchia.