Bio e Natura
I nenicotinoidi tornano sula scena, almeno in Italia
La denuncia dell'Unaapi sull'apertura del governo italiano all'uso dei discussi pesticidi. In campo anche documenti segreti da Wikileaks
12 febbraio 2011 | R. T.
âSe già a settembre 2010 la âmotivazioneâ del Decreto di riconferma della sospensione in Italia dellâuso dei pesticidi âkillerâ delle api, i neonicotinoidi, per la concia del mais era apparsa strana perché solo fino a giugno 2011, invece che per un anno, ora il Decreto 15 ottobre 2010, a firma del Ministro della Salute Ferruccio Fazio (modifica al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194), pubblicato in Gazzetta Ufficiale, non lascia dubbi e prepara il terreno al riutilizzo degli insetticidi neurotossiciâ. Eâ lâallarme lanciato dal presidente Unaapi-Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani Francesco Panella, per il quale il Decreto âdietro lâapparente motivazione di applicare una Direttiva comunitaria, prelude e preannuncia palesemente la volontà del Governo italiano di esaudire le multinazionali venditrici di chimica e la filiera di interessi da esse dipendenti, definendo come âaccidentaliâ morie e spopolamenti di alveari verificatesi in Italia in modo crescente fino al 2008, e di ri-autorizzare a breve le conce âkillerâ di api e ambiente in Italiaâ.
âE questo - sottolinea Panella - proprio ora che dalla relazione finale della ricerca Apenet, promossa dal Ministero delle Politiche Agricole, emerge che sono accertati gli effetti letali sulle api degli insetticidi sistemici in fase di semina del mais, e sono confermati possibili rischi del loro effetto tossico cronico nel tempo sulle apiâ.
Ma non solo: âun documento, pubblicato da WikiLeaks - spiega Panella - rende nota la collusione tra lâEpa (Agenzia Usa per lâAmbiente) e la Bayer per consentire, nonostante gli avvertimenti dei suoi stessi scienziati, lâautorizzazione dâuso della clothianidina (insetticida neonicotinoide che permea nel tempo piante e ambiente con drammatici effetti tossici per le api), consentendo così al colosso della chimica di realizzare un business di 183 milioni di euro nel solo 2009â. Alla luce di ciò, il National Honey Bee Advisory Board e la Federazione Americana degli Apicoltori, lâAssociazione Americana di Produzione del Miele, Beyond Pesticide, Pesticide Action Network North America ed il Centro per la Biodiversità hanno chiesto allâEpa di prendere misure urgenti per fermare lâuso dellâinsetticida.
Câè poi lâinchiesta del quotidiano inglese âThe Independentâ che si chiede come possa essere nascosto e non pubblicato lo studio dellâequipe di scienziati del Ministero dellâAgricoltura Usa, âche dimostra la capacità di dosi infinitesimali di neonicotinoidi nello scatenare una patologia micidiale per le api. Studio che - spiega Panella - nel riconfermare uno analogo, ma pubblicato, effettuato in Francia inchioda tali molecole quali imputate dellâindebolimento immunitario delle apiâ. E, sempre in Inghilterra, per la prima volta una mozione (Early Edm Motion Day 1267) è stata presentata alla Camera dei Comuni da un gruppo di deputati laburisti per chiedere al governo il ritiro dellâautorizzazione delle molecole a effetto sistemico neurotossico.
Ma, soprattutto, aggiunge Panella, câè âlâimpressionante successo della campagna lanciata da Avaaz.org - inizialmente rivolta al Ministro dellâAgricoltura francese e poi diventata un âronzio globaleâ dagli Usa allâEuropa - con oltre 1 milione di persone da tutto il mondo che hanno sottoscritto lâappello per la sospensione degli insetticidi neurotossici âfinché e qualora nuovi e indipendenti studi scientifici dimostreranno che siamo al sicuroââ. Non per lâultima, lâistituzione di un laboratorio di riferimento Ue per la salute delle api, da aprile 2011, a Sophia Antipolis in Francia, per far fronte alla carenza di dati comparabili.
In Italia? âNonostante lo stop alle molecole neurotossiche per la concia dei semi - conclude Panella - nel 2010 si sono conseguite ottime medie produttive di mais, senza danni di rilievo da parassiti, in particolare laddove si è praticata lâantica ed efficacissima pratica della rotazione delle colture. E con notevole risparmio: per lâambiente e per le api, ma anche per i coltivatori di mais, grazie al divieto di commercializzazione delle remunerative (per chi le vende) conce neurotossiche del mais, con alcune decine di milioni di euro rimaste nelle tasche degli agricoltori italianiâ. Intanto la Regione Emilia Romagna scenderà in campo per chiedere lo stop definitivo all'uso dei neonicotinoidi.