Fuori dal coro

Uno spumante emerge dalle acque del Lago d'Iseo

Uno spumante emerge dalle acque del Lago d'Iseo

Nelle acque del Sebino, a 40 metri di profondità, le bottiglie di spumante sostano 5 anni, al buio, a una temperatura costante di 6 gradi e una pressione di circa 5 atmosfere

26 giugno 2024 | C. S.

Affinare uno spumante metodo classico nelle acque del Lago di Iseo antistanti Monte Isola.
L'idea, solo apparentemente bizzarra, è balenata nella mente di Alex Belingheri, patron della cantina Agricola Vallecamonica di Artogne nel bresciano, nell'ormai lontano 2011.

Dal fondale sono emerse, dopo tre anni passati in affinamento a 40 metri di profondità, le bottiglie 2021 del Nautilus. E' un Blanc del Noir millesimato prodotto per l'80% da uve Schiava e che passa 55 mesi sui lieviti, dei quali 48 nelle profondità del Sebino, senza aggiunta di zuccheri, il cosiddetto Pas Dosé.

Contemporaneamente i sommozzatori hanno calato nel lago l'ultima produzione l'annata 2023 che ha iniziato così il suo percorso di affinamento.

Nelle acque del Sebino, a 40 metri di profondità, le bottiglie sostano 5 anni, al buio, a una temperatura costante di 6 gradi e una pressione di circa 5 atmosfere. L'operazione di remouage, da svolgere normalmente in cantina, viene demandata al moto ondoso delle acque. La prolungata permanenza in profondità fa assumere allo spumante particolari caratteristiche: le bollicine sono sottili e continue, nel colore si accentuavano i tratti delicati e i profumi si consolidano.

Un processo pienamente sostenibile dato che si elimina il consumo di energia per il mantenimento a temperatura costante e del vino e per attuare, meccanicamente la pratica dello scuotimento.

Le bottiglie recuperate sono ulteriormente affinate dopo la sboccatura e l'apposizione del tappo in sughero per sviluppare il fine perlage e completare la maturazione.