Massime e memorie

MA IL MARE DENSO DELLA CAMPAGNA

13 settembre 2003 | T N

Ma il mare denso della campagna che avviluppa
e, i sensi appagando, impedisce
il respiro della mente.
Piccolo proprietario terriero dalla nascita
ho avuto in sorte il controluce delle foglie
sopra i grappoli d'uva, il celeste
oltre i rovi, scarpe pesanti di terra.
Penso a quando era la vita un avverarsi
del sogno d'immobilità: da padre a figlio
un'imponta sempre uguale.

- E gli schiavi così restano schiavi!
E tu bevi il loro sangue! -
Sarà vero.
Ma più che qualche dolce roventino
non ricordo che altro sangue abbia bevuto.
La zanzara sì beve dal mio!
Senonché, a un primo sbatter di finestra,
il convolvolo trema, e un brontolìo
annuncia la tempesta.

Alessandro Parronchi

Testo tratto da: Alessandro Parronchi, Replay, Garzanti, Milano 1980