Massime e memorie
PRIMO MAGGIO INTOCCABILE
01 maggio 2004 | T N
Il Primo Maggio è intoccabile, inviolabile, iscritto nei destini dell'umanità dal Megalitico. Però, nella preistoria, era Calendimaggio, e nelle storie, dopo, ancora: "cogliere maggio", si diceva, e ne sussiste il sogno nella commovente vendita dei mughetti, da parte di migliaia di giovani, per le strade di Parigi, mentre alle bandiere rosse è riservato il percorso classico Bastille-Nation (se ancora è così). Lascerei volentieri la festa, purché a poco a poco si riprofilasse, da sotto la pietra tombale Lavoro-Socialismo, il fantasma gentile del Calendimaggio eterno, giornata della primavera e della giovinezza, e la noia delle bandiere rosse col loro messianismo infinitamente logoro e di quei discorsi dei capi sindacali privi di ogni sostanza, di ogni lume, plananti su piazze di passivi devoti, dove i furbi mai cessano di seminare impostura, si dissolvesse in una metastorica dimenticanza.
Guido Ceronetti
Testo tratto da: Guido Ceronetti, Lo stuzzica venti, rubrica che lo scrittore firma il giovedi sul quotidiano "La Stampa" (29 aprile 2004).