Massime e memorie
L'industria dei profitti furfanteschi. Non c'è più un solo cibo che sia sano
Uno scambio di menzogne e rutti. I disarmanti versi di Patrizia Valduga, scritti nella forma chiusa delle quartine
29 novembre 2008 | T N
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Se l'uomo è ciò che mangia stiamo freschi.
Non c'è più un solo cibo che sia sano.
L'industria dei profitti furfanteschi
ha inquinato pure l'essere umano.
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Dove sono le pere moscatelle?
le rogge, le quadrane, le porcine?
Le mele carla, appiole, carovelle?
Dove sono le pesche porporine?
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E dopo le mangiate e le bevute
se ne vanno a evacuare i farabutti.
E nel trantran degli orrori, salute!
con dolce scambio di menzogne e rutti.
Patrizia Valduga
Testo tratto da: Patrizia Valduga, Quartine. Seconda centuria, Einaudi, Torino 2001: link esterno