Massime e memorie
LE FEMMINE SOTTO LE VESTI
31 gennaio 2004 | T N
Non c'era stato nemmeno con le femmine dei canti a Palermo, con cui solo pagare si doveva per toccarne la pelle con la cipria addosso, e il tenero grasso dei glutei, grandi come cocomeri della Piana d'Agrigento. E infine scoprirlo se le femmine sotto le vesti erano fatte come le capre che lui portava a pascolare, e con gli escrementi di quelle pregne gravide ci concimava i pomodori.
Oppure no. Scoprire ch'erano legnose come le cosce della madre che gli capitava d'intravedere quando sua madre si scendeva le calze di filanca alla caviglia, e vi cercava qualche pidocchio, scoprendosi insino all'inguine pure se c'era Turi vicino.
Silvana Grasso
Testo tratto da: Silvana Grasso, Ninna nanna del lupo, Einaudi, Torino 1995