Massime e memorie
SVEGLIATEVI RAGAZZI, E' PRIMAVERA
26 marzo 2005 | T N
Fillide e il Mandorlo
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Era, la Dea degli amori infelici, aveva assistito impotente alla tragedia, aveva visto tutto e non volle che tanta passione finisse nel nulla, ma che ne restasse memoria perenne.
Ordinò che lo spirito di Fillide trasmigrasse in un Mandorlo, in uno di noi, e che il suo ricordo fosse per sempre vivo in tutti i Mandorli della Terra. Noi Mandorli, dai tronchi contorti e sofferenti, silenti spettatori dell'immane dolore, saremo il simbolo della sua vita che ritorna, e per primi ci copriremo ogni anno di fiori, bianchi come il candore di Fillide.
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Giorgio Fernandez
Testo tratto da: Giorgio Fernandez, La parola agli alberi, Claudio Gallone Editore, Milano 1999