La voce dell'agronomo

PREZZO DELL’EXTRA VERGINE D’OLIVA E RAPPORTO CON GLI OLII DI SEMI: UNA DISCUSSIONE SEMPRE APERTA

In quest’occasione lascio la parola e questo spazio a due famosi colleghi che esprimono la loro autorevolissima opinione sulle quotazioni dell’olio di oliva e sul delicato equilibrio che si è venuto a instaurare tra l’extra vergine e gli altri oli vegetali

22 settembre 2007 | Alberto Grimelli

“Gli olii commestibili presentano una classificazione assai ingarbugliata, in quanto con la diffusione degli olii di semi, dei raffinati di oliva, sia di pressione che di estrazione, il vero e naturale olio di un tempo, ottenuto dall’oliva senza artificiosità, né a base di trattamenti chimici, sparisce, si può dire, dalla scena, per figurarvi camuffato, preso come base, in piccola dose; ed allo stato delle cose non sarà facile porvi rimedio, in quanto il gusto del consumatore si è venuto e si viene depravando verso il prodotto grasso nel senso chimico, inodoro, insipido organoletticamente, facendo il buon giuoco degli olii di semi; i quali per la natura loro, si son dovuti e si debbono rendere tali per nascondere caratteri non piacevoli nell’uso alimentare.
Quindi il re degli olii vegetali che dovrebbe essere rappresentato per le sue qualità organolettiche, naturali, pregevoli, dall’olio di oliva, oggi deve, per essere impiegato, stare al posto del lacchè vestito con l’abito dei raffinati
”

Flaminio Bracci
L’Olivo e l’Olio – Opera nazionale combattenti – 1929

“…Ma, soprattutto, riteniamo che nessun’altra provvidenza potrebbe operare il miracolo come un prezzo equo e rimunerativo, degli olii: questione eternamente dibattuta e non sempre e compiutamente risolta, specialmente nei confronti del prodotto delle sottoregioni colturali sud e nord.”

Mario Marinucci
Ricostituzione dell’oliveto – Reda – 1946

Ogni ulteriore commento è superfluo…