La voce dell'agronomo
AGRONOMO, CHI È COSTUI? GLI ITALIANI LO IGNORANO
Una recente inchiesta di un collega di Brescia ha messo, nuovamente, in luce un’amara verità: la professione di agronomo non è conosciuta, tanto meno lo sono le specifiche competenze. Nell’immaginario collettivo, quindi, non esistiamo. Non è solo questione di prestigio della categoria e non si tratta unicamente di un problema di visibilità
26 febbraio 2005 | Alberto Grimelli
1522 intervistati nelle province di Brescia, Bergamo, Milano e Piacenza.
Solo in 36 conoscevano la figura professionale dellâagronomo, di questo unicamente 13 sapevano indicarne le competenze.
Pare proprio che in Lombardia non esistiamo, sebbene esercitino numerosi professionisti.
Altre professioni godono invece di grande popolarità .
Sono i soliti noti naturalmente: medici, ingegneri, avvocati, veterinari e commercialisti.
Ciò che invece è sgradevolmente sorprendente è che ci sopravanzano nellâimmaginario collettivo anche biologi, naturalisti e geologi.
Gli agronomi? Buoni ultimi.
La questione non può essere sottovalutata nè, men che meno, trascurata con qualche pretesto.
Fare gli struzzi non serve.
Occorre invece prendere urgentemente coscienza della realtà , dello stato dei fatti e almeno cominciare a rimediarvi.
Siamo poco noti, quindi veniamo anche scarsamente interpellati.
Non devono stupire allora clamorose esclusioni, come accaduto recentemente nel Veneto, ove la Federazione regionale, solo qualche settimana fa, ha dovuto fare ricorso contro lâindebita estromissione degli agronomi dalla progettazione dellâOrto Botanico di Padova.
Non è il primo e non sarà lâultimo caso, purtroppo.
Serve una svolta.
Certamente occorre una maggiore, massiccia presenza degli agronomi italiani sui media.
Sicuramente occorre che lâOrdine, a tutti i livelli, si impegni per una maggiore partecipazione della categoria a tutti i tavoli, istituzionali o meno, che abbiano diretta attinenza con le specifiche competenze degli agronomi.
Ma la sola visibilità non basta.
Gli agronomi devono tornare a sentirsi una categoria, devono ritrovare un orgoglio perduto.
Al pari di avvocati e medici svolgono una professione intellettuale, tale la definisce la Costituzione italiana, che ha importanti ricadute sulla società .
Ambiente, agricoltura e alimentazione sono i nostri campi. Vi pare poco?