La voce dei lettori
COSTUMI DA BAGNO
Una lettera di Flavia De Paoli a seguito del "campo libero" del 25 settembre scorso sul tema della nudità tra vergogna e disappunto
09 ottobre 2004 | T N
Durante la mia visita in Siria, ho avuto occasione di andare il giovedì pomeriggio all'ammam di Aleppo, era il giorno aperto alle donne e ai bambini.
E' stata una esperienza straodinaria, condivisa con le ragazze del gruppo di "Avventure nel Mondo", che erano con me.
Tutte le donne e i bimbi erano in costume o toples o nude, c'erano ragazze che suonavano tamburelli, donne che cantavano, altre che danzavano.
I bimbi sia maschietti che femminucce, si buttavano addosso l'acqua, giocavano, facevano merenda in questo ambiente diviso in più locali, separè con divani e luoghi di conversazione, sala centrale con pavimento riscaldato con cupola con vetri colorati verso l'esterno, e vapore tiepido, intorno il salone aveva delle grandi nicchie in cui sgorgava acqua ogni nicchia una temperatura diversa, ciotole a disposizione per buttarsi addosso l'acqua,
canali che scolano l'acqua superflua, personale femminile che faceva massaggi, insomma una esperienza che raccomando a tutte le persone, che
vogliono conoscere anche un aspetto diverso dai luoghi comuni in questo periodo. Ricordo che nella laicissima Turchia ho visto donne che facevano il bagno in mare vestite, e donne in costume da bagno, come pure in Ucraina.
Grazie se sarà divulgata questa testimonianza,
ciao.
Flavia De Paoli