La voce dei lettori
Educhiamo il consumatore agli oli di qualità
Tante iniziative, lodevoli, ma poco efficaci per la valorizzazione dei nostri oli extra vergini di oliva. Ci scrive Roberto Pierantoni
17 luglio 2010 | T N
Leggo spesso su questa rivista (che apprezzo molto) articoli su inziative varie per la valorizzazione dell'olio di oliva di qualità . Tutte iniziative lodevoli, ma a mio avviso poco efficaci per la valorizzazione dei nostri oli di oliva extra vergini, stante che le stesse sono sempre riservate a esperti e operatori del settore, che allla fine finiscono solo col parlarsi addosso.
Parlare e confrontarsi è certamente utile, ma non serve a promuovere l'uso di oli di qualità .
Il consumatore medio, ovvero colui che detta le quote di mercato dei prodotti agricoli, rimane escluso dal dibattito e soprattutto dalla conoscenza degli oli di qualità .
Per fare vera promozione, occorrerebbe scendere sul terreno del consumatore medio ed educarlo a scegliere prodotti di qiualità come i nostri oli extra vergini di oliva, facendo anche promozione nei supermercati e all'interno di manifestazioni popolari, mettendolo a contatto diretto con i prodotti ed educandolo ad apprezzarli.
Chi si avvicina e/o frequenta enoteche o manifestazioni riguardanti l'olio di oliva ha già una cultura della qualità e pur essendo anche egli un potenziale promotore, non avrà mai le potenzialità didattiche del coinvolgimento diretto.
Distinti saluti.
Roberto Pierantoni
Non si può educare senza una progettualità . Finora sono stati dilapidati soldi della collettività senza ricavare nulla di buono.
Le iniziative più efficaci sono quelle che partono dal basso: non hanno aiuti pubblici e si dimostrano lungamente più determinanti di altre.
E' forse il caso di riflettere su come evitare di spendere danaro a vuoto.
Il problema è tutto qui.
L. C.