La voce dei lettori
PUGLIA! PUGLIA! PUGLIA!
Una intensa corrispondenza nel nome di una regione oliandola tra delusioni e speranze
17 luglio 2004 | T N
Gent.mo Dr Caricato,
ebbene sì, ho un difetto: è quello di voler sempre esprimere l'ultimo concetto.
Ho notato che la mia lettera è stata pubblicata sulla sua rivista on line e così ho pensato di rispondere, spero brevemente, ad alcuni suoi punti.
Come premessa desideravo informarla che il 15 luglio, presso la Regione si terrà un forum sull'istituzione dell'IGP Puglia. A tale forum, per forza di cose, prenderanno parte tutti i rappresentanti del mondo agricolo ed alcuni importanti del mondo industriale. Vuole essere un tavolo di discussione oltre che, naturalmente, di concretizzazione.
Detto questo, rispondo ad alcuni suoi punti:
Assioma a) La Puglia sarebbe meglio definirla "Le Puglie": in parole povere ciò significa divisione. Ma le dico che senso ha dividersi quando, nel mondo ci si unisce sempre più? Che senso ha pensare solo ed esclusivamente al proprio orticello, quando il mondo si evolve e, economicamente parlando ci potrebbe distruggere? Le divisioni non hanno mai creato ma diviso sempre più. L'empatia, l'aiuto della persona più indietro deve essere la filosofia "collante" per creare unione;
Assioma b) Nel 1995 si è creato la IGT e non che abbia contribuito ad ottenere risultati brillanti; alcune considerazioni valgono al riguardo:
Prima considerazione:
âIl tentativo di stare fermi, mentre il mondo si muove, non ci risparmia le noie del cambiamento, ma ce ne sottrae i vantaggi. Chi non accetta la gara è destinato a restare indietro inesorabilmente, a uscire dalla storia, piaccia o non piaccia. Nessuno può garantire che, gareggiando, si vincerà , di certo câè soltanto che, non gareggiando, si perderà .â
L'aforisma, di cui non ne conosco l'autore, è autoesplicativo.
Seconda considerazione:
l'uso dell'olio di oliva non è lo stesso del vino, anche quando parliamo di tipico. Il vino, normalmente non viene bevuto quotidianamente, specie se DOC o IGT, ma solo in piacevoli occasioni con amici o la domenica in famiglia. L'olio viene utilizzato ogni giorno, almeno da noi consumatori, appartenenti a Paesi produttori. Questo fatto condiziona molto le decisioni d'acquisto dei consumatori nei supermercati. Il prezzo diventa dunque una leva fondamentale di marketing che influenza la scelta del consumatore.
Assioma c) Partire dal presupposto che che ci sia assenza di buoni propositi e la latitanza di sani ideali. Su questo punto posso anche essere d'accordo, tuttavia, e ritorniamo all'assioma b (prima considerazione) occorre non disperarsi e buttarsi a capofitto nell'iniziativa. Sono dell'avviso che la determinazione possa aiutare a cambiare gli eventi, magari molti saranno scettici, ma non appena i risultati arrivano, i più increduli cambieranno idea. Da buon meridionale, sono perfettamente conscio del fatto che noi meridionali siamo spesso, fatalisti, e pessimisti. Spesso , come lei ha giustamente sostenuto, osserviamo, che il teatro "la Fenice" è stato già recuperato, mentre il Petruzzelli no. Ma questo non deve essere un motivo per rinunciare ad una qualsiasi lodevole iniziativa.
Se alle votazioni una persona decide di non votare, giacché ritiene che i politici siano tutti ladri, si offre agli altri (e quindi anche a loro) la possibilità di essere eletti e continuare fino all'età pensionabile, ed anche oltre, la loro opera nella cattiva gestione della cosa pubblica.
In conclusione, attenda perfavore con "fiducioso ottimismo" e non questa volta "pessimismo" una svolta. Personalmente economicamente posso ritenermi più che soddisfatto e non cerco poltrone o denari, ma desidero solo, l'affermazione del prodotto Pugliese in Italia e nel mondo. Facciamo ancora in tempo. Per quel che potrò mi renderò garante della questione, e vigilerò affinchè tutto sia fatto per il bene dei Pugliesi e della Puglia.
Mi creda, mi sono sinceramente stancato di spiegare all'estero che è la Puglia e non la Toscana o l'Umbria a produrre una quantità maggiore di olio in Italia.
La ringrazio e la saluto cordialmente ad maiora!
Massimo Occhinegro
13 luglio 2004
Non è un difetto grave "esprimere l'ultimo concetto". Intanto la ringrazio per la segnalazione dell'incontro presso la sede della Regione Puglia, in relazione alla possibile istituzione di una Igp "Puglia" per l'extra vergine. Peccato però che di tale incontro non se ne sia data notizia anche agli stessi attori della filiera. Nessuno me ne ha mai accennato lâintenzione, pur tra i tanti produttori pugliesi di mia conoscenza. Pazienza. Non informare però in modo adeguato i mezzi di comunicazione (invitando tra l'altro i giornalisti esperti del settore ad essere presenti) sembra quasi si voglia nascondere la fase preliminare di realizzazione del progetto; ma questo - è pur vero - è un costume largamente praticato senza nemmeno considerare lâinopportunità del gesto.
Riguardo alle âPuglieâ. Non si tratta di dividere e separare il territorio, ma di distinguere le molteplici identità , non riducendo a unità indistinta una realtà quanto mai variegata e perfino contraddittoria e conflittuale. Negli uffici regionali mi sembra di cogliere peraltro il predominio di unâanima âbaricentricaâ, che certo non giova molto agli equilibri allâinterno delle differenti identità dellâintero territorio. Non è dunque questione di âorticelloâ ma di senso di giustizia, visto lâevidente squilibrio di poteri.
Eâ vero, stare fermi è impensabile, ma andare avanti in modo goffo, sbagliando e mantenendo al potere le stesse persone, mi sembra una assurda follia. Io sono nato in Puglia e da fanciullo a capo delle organizzazioni di categoria vi erano le stesse facce inespressive di oggi, con i medesimi nomi e cognomi. E i giovani? Le nuove generazioni di trentenni e quarantenni, dove li mettiamo? Certo, câè alla presidenza dellâUnaprol un giovane, ma solo per lâanagrafe. Di questo passo non câè futuro. Probabilmente lei non è un lettore abituale di âTeatro Naturaleâ. Eâ stata pubblicata una lettera di Giorgio Pannelli in cui la si citava. Purtroppo si legge di âun muro di gomma istituzionaleâ. Vogliamo forse negarlo?
Non è scetticismo, è la tragica realtà . Proprio sabato 10 luglio sono stato in Puglia per un convegno. Latitavano le Istituzioni! Anzi, le stesse hanno boicottato lâincontro. Il perché è nel titolo del convegno: âExtra vergini del Sud. Il fattore âterritorioâ per un rilancio in grande stile sui mercatiâ. Fin qui nulla di particolare, ma lâesaminare lo stato della realtà poneva grandi interrogativi a cui dare una risposta significa ammettere le responsabilità di chi ha infangato il buon nome della Puglia con politiche agricole indecorose. Uno dei temi oggetto di discussione era il seguente: âil ruolo delle Istituzioni e dellâassociazionismo di categoria nel rilancio degli oli della Puglia. Cosa non è stato fatto, cosa occorre fare?â. Per la cronaca, il relatore non si è presentato, dando buca pochi minuti prima. Era un tema spinoso.
Le âlodevoli iniziativeâ ci sono, ma le si boicottano. La colpa - grave, gravissima - è del tessuto sociale. I pugliesi in fondo sono rappresentati da figure perfettamente integrate con la realtà del territorio. Ciascuno insomma ha chi si merita. Non câè motivo di lamentarsi. La via di fuga è duplice: lavorare in silenzio, pagando lâenorme limite di un territorio che non premia; oppure fuggire, trasferirsi, vendere tutto e acquistare o ricreare ex novo unâazienda e lavorare con serietà , senza più pastoie o turbamenti vari. Sono forse eccessivo? Non credo. Occorre il coraggio di far tabula rasa e ricominciare, tagliando con il passato inglorioso e trattenendo solo quanto di positivo ci ha lasciato. Orazio oltretutto definiva giustamente i pugliesi un popolo operoso. Ci auguriamo dunque che si arresti ben presto il terribile declino registrato nel corso degli ultimi decenni. Occorre però fare tabula rasa, gli aggiustamenti non servono.
Luigi Caricato
Gent.mo Dott. Caricato,
La ringrazio molto per la sua lettera odierna.
Premetto che non sono un politico, non sono una persona che ha molte conoscenze nell'ambito oleario. Solo da pochi anni, chi mi ha conosciuto ha apprezzato la mia preparazione e la mia volontà genuina di raggiungere dei risultati, senza il fine primario del denaro e mi ha offerto la possibilità di contribuire a diffondere la giusta cultura dell'olio e della sua commercializzazione per la sua giusta affermazione.
Per la mia preparazione valgono gli obiettivi. Ritenendo che l'istituzione della IGP possa realmente rappresentare una piccola svolta per l'olivicoltura regionale, garantendo una redditività per tutta la filiera, cerco di sfruttare tutte le occasioni che mi si offrono per portare avanti l'iniziativa.
Per quanto concerne il Forum, è successo questo. Per diversi mesi, ho rilasciato interviste al giornalista Francesco Giuseppe Sportelli, della rivista Olivo e Olio de Il Sole 24 ore Edagricole. Ogni mese è uscito un articolo su un Paese estero, con tutte le informazioni per chi volesse approcciare tali mercati.
A dire dello stesso giornalista e della stessa redazione, fino ad allora non avevano trovato nessuno disposto ad aprire le "porte" dei mercati esteri, diffondendo a tutti gli operatori, le informazioni pratiche per poter esportare.
Poichè il giornalista aveva partecipato al convegno Premio Biol 2003 ed aveva ascoltato la mia relazione, aveva, per primo scritto della mia idea fin dallo scorso anno.
Mi aveva quindi proposto circa 20 giorni fa, di rilasciare personalmente un'altra intervista, questa volta sull'IGP. Da parte mia, poichè ritenevo aver già esaurito il mio compito, in quanto avrei dovuto sostanzialmente ripetermi, , gli ho proposto di organizzare un incontro, con lui come moderatore, in presenza dell'assessore Marmo, ha quindi chiesto alla redazione che ha accettato.
Poichè personalmente conoscevo solo Nicola Ruggiero, giacchè sono membro del collegio sindacale (in quanto dottore commercialista) del Consorzio di Garanzia dell'olio Extravergine di qualità , che ha sede a Roma, gli ho detto che avrei chiamato lui, mentre per gli altri inviti ho demandato il Dott. Giorgio Cardone (persona super partes) che conosco bene e che stimo molto come persona. Mi sono raccomandato di chiamare tutte le associazioni di produttori di tutte le province per dare ampia rappresentanza, nonchè altri rappresentanti del mondo industriale. Al Forum, hanno preso parte, tutte le province (Bari, Brindisi, Lecce e Foggia)(esclusa quindi Taranto!) aderenti però al mondo Unaprol, mentre CNO ed altre non sono intervenute per precedenti impegni.
Ha partecipato, solo un rappresentante dell'AIPOP di Fasano, Nicola Trisciuzzi, mentre gli altri erano industriali . Il tavolo poteva ospitare al massimo 11-12 persone e ne sono intervenute 14 o 15, devo ancora contarle.
Personalmente ho chiamato anche Matteo Manna dell'ICEA, per conoscenza personale (poiché Paparella era fuori).
Da parte mia cerco quindi di fare del mio meglio per muovermi in questo mondo di persone ancorate al passato, alcune delle quali "marce" e legate a logiche di contributi, di aiuti, e di frodi che desidero assolutamente azzerare, puntando sui giovani e sperando che non si siano fatti, diciamo "influenzare" dai loro padri, con la scusa di dare loro "esperienza" Sapesse quante ne ho passate io quando ho iniziato a muovermi nel 1994 partendo da zero! Avevo anche in casa persone che mi guardavano come se fossi un pazzo. Come dice lei, anch'io ho lavorato per tutti questi anni in silenzio, muovendomi piano, e cercando di portare avanti le mie idee sane e lungimiranti. Fortunatamente i fatti mi hanno dato ragione. Nonostante ciò ancora adesso, spesso vengo visto come un marziano, come un sognatore. Per questa ragione, io vivo di entusiasmo, se lo perdessi, mi smarrirei. Mi rammarico quando trovo persone che dicono, ad esempio: ma da quanti anni stai nel mondo oleario! per dire che ancora non so con quale mentalità mi devo scontrare! Ma vado avanti, nonostante tutto, perchè ho degli ideali che desidero fortemente portare avanti.
Tutto questo per spiegarle il perchè non abbia divulgato la notizia. Non è stato assolutamente voluto ma semplicemente non ho potuto. Pensi che solo due giorni prima avevo avuto, tramite il giornalista, la conferma dell'appuntamento con Marmo.
In ogni caso la informo che abbiamo, dietro mia esplicita richiesta, insediato il comitato promotore. Personalmente sarò il coordinatore, e cercherò di fare del mio meglio per portare avanti l'iniziativa, per la Puglia e per tutti gli operatori della filiera. Sono a disposizione per fornire tutti i dettagli al riguardo.
Ho letto la lettera di Giorgio Pannelli che personalmente non conosco e che ho molto apprezzato. E la ringrazio per i complimenti che mi ha voluto fare, nonostante non mi conosca per quello che sono, ma diciamo "sulla fiducia".
Ha ragione quando dice che non sono un lettore abituale della sua preziosa rivista, non per mancanza di volontà , ma per questione di tempo. Leggo alcuni articoli ma non tutti. Oltre che del settore oleario, mi devo occupare anche di portare avanti il mio studio di consulenza nel campo fiscale e sono alle prese, spesso, con scadenze varie.
Per quanto riguarda il convegno, sono d'accordo con lei. Purtoppo esiste questa mentalità , ma non ci dobbiamo scoraggiare, dobbiamo continuare per questa strada divulgativa.
Domani sarò ad un corso per assaggiatori a Bari, per parlare di prospettive di commercializzazione, continuerò a dare ottimismo, a trasmettere entusiasmo per far crescere, nel percorso della qualità , il nostro prodotto Pugliese.
La ringrazio molto per la sua attenzione, ancora una volta e la saluto cordialmente,
Massimo Occhinegro
15 luglio 2004