La voce dei lettori

Assalto agli extra vergini italiani all'estero. Ci vuole più formazione

Ci scrive Fabio Tognetti, assaggiatore d'olio e componente di un panel ministeriale: sugli scaffali della Gdo polacca ho notato oli Dop e Igp prodotti a partire dal 2005! C'è motivo per riflettere

12 settembre 2009 | T N



Riguardo gli articoli di richiamo apparsi sulle riviste straniere (U.K. e Germania) vorrei sottoporre alla Vs. attenzione una mia personale esperienza professionale, ad integrazione delle corrette riflessioni pubblicate dalla rivista:
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Premetto che mi occupo di olio da 27 anni, sono assaggiatore dal 1992 e componente di Panel ministeriale (CCIAA Lucca).

Lo scorso anno ho avuto un incarico di consulenza, per conto della regione Toscana, riguardo un corso di formazione, su vini e oli toscani selezionati in ambito di un workshop tenutosi in Toscana, rivolto ai responsabili dei banchi vendita presso una società di GDO in Polonia (Cracovia e Varsavia).

Ebbene, la mia sorpresa è stata quando, esaminando gli scaffali, ho trovato oli Dop e IGP italiani in vendita con indicate annate di produzione a partire dal 2005 per finire al 2006 (quindi i più recenti erano già lì da due anni).

Come sempre, in questi casi, sarebbe opportuno sollevare dubbi sulla reale capacità conoscitiva espressa dai responsabili acquisti di queste aziende, oltre che, come da voi giustamente evidenziato, sulla preparazione di coloro che valutano gli oli in commercio.

Da qui, e dalla ristorazione altro scoglio difficile da digerire, deve partire la formazione di base, altrimenti saremo sempre a fornire utili argomenti per parlarsi addosso a questi signori che non sanno quale sia la reale entità del danno che procurano ai produttori italiani.
Grazie per l'attenzione e un cordiale saluto.

Fabio Tognetti


Grazie a lei per la saggia osservazione. Non butttata lì a caso, ma frutto ed espressione di un ricco bagaglio di esperienza maturata sul campo.

La Redazione