La voce dei lettori

Monocultivar con chimica superiore agli altri: il peccato senza il peccatore

Nulla del genere è stato mai pronunciato dal comitato scientifico della Rassegna Nazionale degli Oli Monovarietali. Una puntualizzazione che avalla la nostra teoria

16 maggio 2009 | T N

Caro Direttore,
nell’editoriale “Extravergine spettacolo, senza esagerare” apparso nell’ultimo numero di TN a firma di Alberto Grimelli si contesta, giustamente, l’affermazione che gli oli “monocultivar presentano una chimica superiore agli altri”, ma si trascura di indicare il “peccatore” generando nel lettore il dubbio sul possibile Autore.
Sorge spontanea, quindi, l’esigenza di precisare che nulla del genere è stato mai pronunciato dai responsabili della “Rassegna Nazionale degli Oli Monovarietali” che, invece, da 6 anni operano con criteri di assoluta oggettività alla ricerca degli effetti di genotipo, territorio ed andamento stagionale sulla composizione analitica e sensoriale di oli in purezza varietale, di ogni provenienza nazionale.
Vari articoli sono stati pubblicati sulla stampa specializzata per descrivere le variazioni nel contenuto in principali acidi grassi e fenoli totali degli oli mentre un ultimo studio, sulle tipologie sensoriali e sui principali profili varietali di riferimento, verrà presentato e distribuito agli interessati in occasione della 6a edizione della manifestazione programmata all’Abbadia di Fiastra (MC) per i prossimi 30 e 31 maggio.

Cordiali saluti

Barbara Alfei, Giorgio Pannelli, Antonio Ricci
Comitato Scientifico della Rassegna Nazionale degli Oli Monovarietali

Ben conosciamo la “Rassegna Nazionale degli Oli Monovarietali” e l’infaticabile lavoro che sta dietro a questa lodevole iniziativa, accogliamo quindi con piacere la vostra puntualizzazione che nulla toglie ma semmai avalla la teoria esposta nell’editoriale.

Non possiamo, a questo punto, esimerci da una precisazione.

Nell’editoriale è stato scelto di non pubblicare il nome dell’autore del pacchiano errore perché non volevamo che il messaggio lanciato fosse oscurato da diatribe e polemiche personalistiche che nulla avrebbero aggiunto ma semmai depotenziato l’attacco frontale contro un certo stile comunicazionale che non approviamo.

Quando Teatro Naturale ha voluto polemizzare con qualcuno, sia esso persona o ente, l’ha fatto apertamente e pubblicamente, senza remore o timori.
La storia, anche recente, della nostra testata è lì a dimostrarlo.

Stavolta abbiamo voluto stigmatizzare un modello di comportamento sbagliato che può procurare enormi danni al settore.
Indipendentemente dal peccatore occasionale, vorremmo soprattutto che l’allarme che abbiamo lanciato sia da monito a quanti, più o meno professionalmente, si dedicano alla comunicazione oliandola affinchè l’informazione che parte dal settore sia sempre corretta.

Un grande in bocca al lupo per la Rassegna.

Luigi Caricato e Alberto Grimelli