La voce dei lettori

Cattolici perseguitati in Cina

09 maggio 2009 | T N

Rompo il silenzio per denunciare il trattamento che lo Stato comunista cinese attua nei confronti dei cattolici.

Le chiese cristiane in Cina vengono saccheggiate continuamente e, secondo l’agenzia Misna, sono 392 gli edifici colpiti nell’ambito della campagna governativa contro "i componenti di gruppi religiosi illegali".
A questi gruppi appartengono i cristiani che rifiutano di aderire alla "Chiesa Patriottica", un’entità governativa, nata per controllare i fedeli e imbrigliare la libertà religiosa, che nomina i propri vescovi e non riconosce l’autorità del Papa.

Nella provincia dello Zhejiang, principalmente nella municipalità di Wenzhou, da dove proviene la quasi totalità degli immigrati cinesi in Italia e in Europa, già nel 2000 le autorità locali avevano scatenato una dura azione repressiva distruggendo centinaia di luoghi di culto cristiani, arrestando i fedeli e rilasciandoli solamente dopo aver ottenuto, minacciandoli, la loro accettazione ad aderire alla "Chiesa Patriottica".

Il portavoce di Wenzhou in quell’occasione dichiarò : “L’obiettivo è demolire queste costruzioni illegali e correggere questo decadente stile di vita” perché “nelle aree rurali la superstizione religiosa è ancora sfrenata”.
Possibile che la Comunità europea non sia a conoscenza di queste cose?
E se lo sa come mai non interviene in difesa di questi movimenti cattolici perseguitati così ingiustamente?

Mario Pulimanti
Lido di Ostia - Roma