La voce dei lettori

I riflettori accesi sull'olivicoltura piemontese e valdostana

Ci scrive Franco Franceschini, il responsabile tecnico del frantoio oleario dell’Anfiteatro morenico di Ivrea–Vialfrè

15 novembre 2008 | T N

Carissimo Luigi Caricato

mi permetto di disturbare, per segnalare un’iniziativa realizzata in Piemonte; si tratta di un’ulteriore tappa sul percorso, intrapreso alcuni anni fa, verso una produzione certificata, di olio extravergine d’oliva di qualità, in due regioni, Piemonte e Valle d’Aosta, le quali sono sempre state considerate, estranee alla coltura e cultura dell’olio d’oliva.

L’Asspo (associazione piemontese olivicoltori) dalla sua fondazione, nel 2003, si è attivamente impegnata, per diffondere la coltivazione dell’olivo in Piemonte e Valle d’Aosta; avviando studi, tuttora in corso, sia sulle varietà più idonee alla coltivazione in tali regioni, sia sul genoma delle piante secolari, presenti sul territorio regionale; quindi ha attivato corsi e servizi rivolti ai soci, sulle tecniche agronomiche da applicare; questo ha portato alla messa a dimora di più di 80.000 piante di olivo, gestite con passione dagli oltre 250 soci.

Dopo alcuni anni si è giunti alla raccolta dei primi frutti, portati per la molitura presso alcuni frantoi in Liguria; con il crescere delle quantità prodotte, si è sentita l’esigenza di un frantoio sul territorio piemontese; questo progetto si è finalmente realizzato lo scorso 19 ottobre 2008, con l’apertura del primo frantoio professionale del Piemonte, adibito alla frangitura di sole olive locali, conferite dai soci Asspo; di seguito sono riportati alcuni link a dei siti, nei quali viene pubblicizzata l’inaugurazione del frantoio (ciclo continuo a 3 fasi Alfa Laval, con capacità produttiva di 300 kg di olive ogni ora).

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L’apertura del frantoio oleario di Vialfrè (Torino), permetterà così di proseguire, con il progetto di tracciabilità dell’olio di oliva, prodotto completamente in Piemonte, da olive ottenute da piante coltivate sul territorio regionale; spero di poter segnalare il raggiungimento di tale traguardo, già nella campagna olearia del prossimo anno.

Un saluto a tutta la redazione ed ai lettori di Teatro Naturale.

Franco Franceschini
Responsabile tecnico del frantoio oleario dell’Anfiteatro morenico di Ivrea – Vialfrè (TO)


Lei non disturba, ci rende felici. L'olivicoltura in aree estreme incuriosisce e affascina. E io - e con me molti altri che credono per davvero nella cultura dell'olivo e nell'olio - sono ben lieto dell'iniziativa che mi segnala, e in particolare noto anche con soddisfazione l'impegno, nutrito da tanta evidente passione, che si percepisce con grande evidenza nella sua lettera.
Le auguro perciò tanta fortuna a lei e a quanti come lei ci stanno credendo investendoci tempo e denaro.
Luigi Caricato