La voce dei lettori
SOL 2004, FINALMENTE A PIANO TERRA
17 aprile 2004 | T N
Caro Luigi,
come ben sai sono uno di quei produttori che forse maggiormente conosce il Sol avendoli fatti tutti e ancor prima avendo esposto a Grand Gourmet.
Debbo ahimè dissentire da alcune riflessioni fatte nel Tuo articolo del numero 15; "finalmente" e ripeto finalmente abbiamo trovato collocazione a piano terra! Essere sopra al World Trade Center (e senza le grandi scale mobili realizzate con un grosso contributo della Regione Lombardia che altrimenti non avrebbe scelto ed occupato quegli spazi) ci aveva penalizzato fortemente sin ora; ne sono testimonianza le varie raccolte di firme fatte in questi ultimi anni e presentate alla direzione di Veronafiere senza avere una seppur minima risposta. Certo poter essere al centro del quartiere fierstico ....magari sarebbe stato meglio...ma eravamo a ridosso del Piemonte (Pad .F) e della Toscana (Pad. G) sicuramente le due Regioni più visitate!
Nelle tensostrutture, hanno trovato spazio anche molte collettive vinicole come la nostra Puglia (108 espositori) e tanti tanti altri!
Personalmente non facevo una fiera così movimentata in termini di quantità e di qualità dei contatti da diversi anni....ma questo comprendo che è una valutazione soggettiva.
Credi veramente che isolare il SOL con una manifestazione ad hoc sia una buona idea? Io personalmente no; bisognerebbe sfruttare ancora l'onda lunga del vino, rimanendo purtroppo "ospiti" di una manifestazione che quest'anno è stata sotto tono anche per loro.
Sappi comunque che seguo attentamente la Tua rubrica con profonda ammirazione e tanto interesse.
Buon lavoro
Elia Pellegrino
Credo purtroppo che la discesa del Sol dal World Trade Center sia coincisa con la discesa di attenzioni da parte di VeronaFiere per la rassegna. Non è la sola collocazione, è un insieme di aspetti negativi che nuocciono al futuro del Sol. Dieci edizioni che non hanno meritato la benché minima celebrazione sono il segno - se vogliamo "filosofico" - della crisi. Sono contento per l'ottimismo che emerge dalla tua lettera, ma occorre anche guardare lontano nel tempo, in prospettiva futura. Non possiamo fermarci alla propria personale percezione. Il proprio successo (in termini di qualità e quantità ) quando non coincide con un successo generale è una fortuna dal respiro corto.
Non mi sono mai espresso sulla separazione del Sol dal Vinitaly. Lo faccio ora. Sarebbe una soluzione rischiosa, ma in contemporanea con un'altra rassegna, per esempio di prodotti a denominazione di origine, potrebbe anche funzionare. Si potrebbe comunque continuare a concepirla insieme al Vinitaly, com'è stato finora, ma con attenzioni più qualificate.
Vedremo. Si spera che intanto ci sia il prossimo Sol e che Verona si ridesti dal sonno in cui è precipitata.
Luigi Caricato