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Metti l'origine in etichetta / 8. Una domanda cattiva
Ci scrive Giuseppe Rosso: non è per caso che qualche "organizzazione" appesantita da apparati burocratici estremamente costosi pensi che...
12 luglio 2008 | T N
Gent.mo Direttore
Leggendo il contenuto di qualche lettera inviataLe da parte di persone di cui non conosco l'organizzazione di appartenenza, anche se non è difficile attribuirne la provenienza, dalle quali, al di là della formale correttezza espositiva, si colgono due sensazioni:
1) una sostanziale sfiducia (per non dire avversione) nel mondo delle Dop ed Igp, che, ripeto, è l'unico sistema di certificazione di provenienza veramente serio ed attendibile, che tanto ha aiutato la crescita del sistema dell'agroalimentare italiano di qualità nel mondo (tra cui, per esempio, i grandi marchi a Dop quali il Parmigiano Rggiano, il Prosciutto di Parma ecc. ecc.)
2) il volere considerare sostanzialmente come "antagonisti" o , quantomeno, "corpi estranei", anche se non esplicitamente affermato, coloro i quali non seguono il "pensiero unico", perchè esprimono liberamente le proprie opinioni e le proprie considerazioni.
E' doveroso poi, da parte mia, sottolineare, che fra le varie organizzazioni , ve ne sono certamente di serie e di competenti, in virtù della concreta conoscenza delle problematiche agricole.
Infine, caro Direttore, prescindendo da ogni collegamento con quanto sopra detto, mi rivolgo e Le rivolgo una domanda cattiva :
non è per caso che qualche "organizzazione" appesantita da apparati burocratici estremamente costosi pensi al "made in Italy" come alla manna che viene dal cielo?
Mi spiego meglio, rivolgendoLe un'altra domanda:
chi dovrebbe curare, secondo lei, la tenuta (onerosa) delle "carte burocratiche " alle decine e forse centinaia di migliaia di piccoli e piccolissimi produttori olivicoli?
Forse un libero ed autonomo consulente remunerato dal piccolissimo produttore?
Chi lo sa!
Oppure?
Distinti Saluti
Ing. Giuseppe Rosso
Sarà la domanda dell'estate.
Mentre certuni - per privilegio di casta - saranno sotto l'ombrellone a trastullarsi l'ombelico, o a lisciarsi il pelo, altri cercheranno di ritagliarsi un po' di tempo - da sottrarre al proprio relax - per fronteggiare l'ondata di burocrazia che metterà in ginocchio le aziende agricole.
Si metta il cuore in pace, caro ingegner Rosso: d'ora in avanti saranno Caa molto amari... per i produttori.
L. C.