La voce dei lettori

ECCO LA STRADA PER REALIZZARE UN IMPIANTO DI RECUPERO DELLE ACQUE DI VEGETAZIONE

A seguito delle numerose richieste giunte, il ricercatore Massimo Pizzichini interviene nuovamente e ci illustra il flusso temporale per giungere al trattamento dei feflui oleari secondo il brevetto Enea

15 dicembre 2007 | T N

Illustre Teatro Naturale.
la presente per ringraziarvi della opportunità che ci avete offerto con la pubblicazione dell’articolo sul trattamento delle acque di vegetazione olearie, secondo il brevetto Enea.
Dopo tale evento abbiamo ricevuto numerose richieste da parte di industrie olearie interessate al tema in oggetto. Abbiamo anche notato l’alto livello tecnico di queste aziende, sensibili all’innovazione e desiderose di qualificare la propria impresa commerciale.
Siamo rimasti allibiti nell’apprendere che molte aziende sono impegnate, con forti investimenti, per realizzare depuratori ad elevato potere ossidante sui polifenoli. Spendere cifre ingenti per distruggere una preziosissima classe di prodotti naturali anticancro ? Una follia!



Per fortuna molte aziende, quelle più avanzate, hanno chiesto quali azioni devono intraprendere per giungere alla realizzazione dell’impianto indicato dall’Enea e come avviare la commercializzazione dei prodotti recuperati dal trattamento delle acque di vegetazione?
Anche se le situazioni delle industrie molitorie varia notevolmente da un territorio all’altro, da una realtà produttiva all’altra, indichiamo una sorta di percorso temporale delle azioni che dovrebbero essere intraprese per costruire gli impianti di trattamento.

1) Prendere contatti con Enea o con realtà commerciali che promuovono la tecnologia di membrana nel settore oleario, per acquisire le informazioni e verificare le condizioni di avvio della iniziative (singolo impianto,impianti multipli, realizzazione di consorzi, o iniziative di singole aziende, normative).

2) Definire i termini della cessione dei diritti brevettuali, per area territoriale, per singolo impianto, per Provincia, Regione, etc. All’interno del contratto di cessione può essere discusso e definito il sostegno dell’Enea alla realizzazione del singolo o di più impianti. Tale sostegno riguarda parte del business plan ma anche il collaudo lo start up e la messa in esercizio degli impianti di trattamento.

3) Prendere contatti e accordi con realtà commerciali del settore della integratoristica e della cosmesi per valutare i termini di commercializzazione dei prodotti ottenibili dal processo.

4) Definire il piano di investimento per la realizzazione dell’impianto ( impegno di capitali propri, finanziamenti pubblici o privati). Per coloro che avessero bisogno di un sostegno finanziario all’iniziativa, ad esempio all’interno di progetti di ricerca nazionali e regionali, l’Enea offre il supporto tecnico-scientifico, come previsto dal bando.

5) Supporto tecnico alla realizzazione dell’impianto industriale.

6) Avviare il Marketing dei nuovi prodotti. L’Enea può fornire un supporto sotto il profilo tecnico.

Siamo e restiamo a disposizione degli imprenditori oleari per ogni eventuale esigenza e necessità.
Approfitto dell’occasione per augurare a voi e a tutti i vostri lettori buone feste.

Massimo Pizzichini
Ricercatore Enea