La voce dei lettori

ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI CONAF, SI SCALDANO GLI ANIMI DEGLI AGRONOMI E FORESTALI ITALIANI

Eccovi un ricca rassegna delle lettere pervenutaci nelle ultime settimane. tra cui le considerazioni e le contestazioni della Presidente Caivano, le riflessioni e le precisazioni del rappresentante della sezione B, Scanu

10 novembre 2007 | T N

Il silenzio sulle elezioni del Consiglio Nazionale di Agronomi e Forestali è stato rotto proprio negli ultimi giorni di campagna elettorale.

Alle lettere che ci sono giunti fin dall’inizio di ottobre:
INIZIARE A DISCUTERE DEI VERI PROBLEMI DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI (link esterno)
AGRONOMI: RIFLETTETE, COLLEGHI, RIFLETTETE… (link esterno)

Si sono aggiunte, recentemente, gli interventi di Rosanna Zari, RINNOVAMENTO TOTALE (link esterno) e le lettere giunteci nel corso dell’ultima settimana che riproponiamo qui integralmente ma che potete leggere, come sempre, anche nella rubrica Lettere.

Articolato l’intervento di Federica Caivano con delle precise contestazioni alle tesi sostenute dalla collega Zari.

ELEZIONI CONAF: CONTINUITA', NON PSEUDO RINNOVAMENTO!
Questa mia riflessione viene in risposta alla lettera di Rosanna Zari, uscita su Teatro Naturale 38 del 3 novembre, in cui la candidata al Consiglio Nazionale traccia una visione distorta dei fatti attualmente in gioco.
In quella riunione io c’ero, e a parte la lodevole relazione del collega Mercurio sulle attività realizzate nel triennio non ho visto molto altro sotto la luce del sole. Di innovativo poi c'è stata sicuramente la riunione stessa; è la prima volta, mi dicono, nella nostra storia che un Presidente uscente convoca una riunione poco prima delle elezioni, mettendosi in discussione, rimettendo le cariche, il tutto con estrema trasparenza e correttezza istituzionale.
Ho invece percepito molta attività di corridoio, atmosfera da movimento carbonaro più che di movimento istituzionale. Nessuno del “progetto Conaf”, ha parlato, neanche Sisti che ne tira le fila ha preso la parola. E’ questa la trasparenza tanto lodata dalla Zari?
Non corrisponde al vero poi che non esistono programmi oltre a quello presente nel sito citato dalla Zari. Infatti il programma in cui mi riconosco è stato sottoscritto da una ampia gamma di consiglieri di varie province, oltre che dalle Federazioni di Abruzzo, Calabria, Campania, Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia. Il gruppo promotore del programma ha reso disponibile il testo al sito link esterno, oltre ad essere stato spedito a tutti gli ordini provinciali.
Altra cosa che mi ha fatto riflettere è che la collega Zari non si è resa conto che ha fatto un clamoroso autogol. Fin dal titolo, si percepisce che, con il suo gruppo, ci sarà “Rinnovamento totale”, ma di gattopardiana memoria, e cioè affinché nulla cambi dei metodi visti prima della venuta del Consiglio uscente.
I cambiamenti operati dal Consiglio uscente sono stati vere attività, sia istituzionali che operative; sono sotto gli occhi di tutti, come possiamo leggere dal resoconto presente, fra l'altro senza troppi fasti e proclami come si addice a chi è signore dentro, all'interno del numero 6 di AF.
Mi auguro che il nostro programma abbia l'attenzione che merita per i suoi contenuti. Ne è testimone l'attività del precedente triennio: quale migliore garanzia?


Infine vi proponiamo la lettera giuntaci da Serafino Scanu, che si propone di rappresentare gli iscritti alla sezione B dell’Albo.

INNESTARE FORZE FRESCHE
Gentile direttore,
mi chiamo Serafino Scanu e sono iscritto alla Sezione “B” dell’Albo dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Sassari, di cui faccio anche parte del Consiglio Direttivo.
Mio malgrado, mi vedo costretto a segnalare a questa spettabile redazione un aspetto di non secondaria importanza per la categoria cui appartengo.
In questi ultimi mesi sono proliferati comunicati, incontri e dibattiti che hanno avuto come centro di discussione il futuro della categoria dei Dottori Agronomi e Forestali; vengono divulgati programmi in pompa magna, ma nessuno si è degnato di evidenziare che esiste anche la nostra categoria che, seppure numericamente “insignificante”, rappresenta pur sempre una realtà fatta di colleghi e colleghe che hanno l’ambizione di sostenere le loro ragioni e preoccupazioni per un futuro non certo roseo. Una categoria che non vuole sentirsi figlia di “un dio minore”, ma che si sente di poter contribuire fattivamente e con grande spirito di rappresentanza, alla costruzione di un avvenire migliore per TUTTI.
Infatti, se vi è stato un grande assente in queste elezioni Conaf non è stata la comunicazione di programmi e candidati ma, purtroppo, la consapevolezza che, per la prima volta, verranno rappresentati anche gli iscritti alla sezione B dell’Albo.
Forse non siamo in molti ma sicuramente siamo giovani e attivi, abbiamo molto da poter apportare all’intera categoria.
Ho quindi seguito l’impulso della mia voglia di fare ed ho proposto la mia candidatura per rappresentare tanti amici e colleghi nel Consiglio Nazionale, anche perché ho notato e sono stato informato di strane manovre che mi hanno fortemente preoccupato.
Ho saputo che alcuni colleghi “Major”, Agronomi e Forestali, intendono cambiare tutto. Rinnovare per intero il Consiglio uscente. In nome di cosa, per quali motivi e interessi questo cambiamento? Perché chiedere un rinnovamento totale? In qualità di consigliere dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Sassari, ho avuto la possibilità di seguire in modo più diretto e partecipato l’attività del Consiglio uscente e, per onestà intellettuale, non posso non riconoscere gli importanti risultati raggiunti: non ultimo l’acquisto di una sede che dà decoro all’intera categoria. Qualcuno potrà dire:”si poteva fare di più e meglio”, ed è vero, ma non dobbiamo dimenticare lo sforzo iniziale compiuto dal Consiglio per superare ostacoli, attriti ed umori di qualcuno che nulla avevano a che fare con gli interessi “veri” dell’intera categoria.
Non credo, dunque, che si possano ascrivere a questo Consiglio uscente “peccati mortali”, tanto da giustificare un ricambio totale. Anche perché sono fermamente convinto che molto del lavoro svolto e dei risultati conseguiti, hanno avuto poca risonanza, segno di umiltà da parte di un Presidente e di un Consiglio che, giustamente, non hanno ritenuto ricorrere alle fanfare e ai proclami che generalmente accompagnano grandi risultati.
Ritengo quindi che sia assolutamente necessario dare continuità all’azione intrapresa da questo Consiglio Nazionale, considerando che, col nuovo sistema elettorale, di fatto, vi sarà un prevalente rinnovamento che sicuramente porterà nuove idee, nuovo spirito e tanta voglia di fare.
E’ in quest’ottica che ho proposto la mia candidatura consapevole dell’impegno che questa richiede e con l’umiltà, se verrò eletto, di portare nel nuovo Consiglio non solo le istanze dei colleghi appartenenti alla sezione B, ma un fattivo contributo per l’intera categoria