La voce dei lettori

AGRONOMI: RIFLETTETE, COLLEGHI, RIFLETTETE…

Si conclude così una lettera inviataci da un agronomo piuttosto arrabbiato per il silenzio che avvolge le prossime elezioni di Conaf

20 ottobre 2007 | T N

Ho notato che vi siete occupati spesso di Ordine degli Agronomi e Forestali, anche con un recente articolo tutto incentrato sulla Toscana.
Poi silenzio. Lo trovo molto strano e vorrei rompere il mutismo che avvolge queste elezioni Conaf con qualche riflessione, a titolo personale.
Si litiga, probabilmente, nelle ristrette stanze del potere e si butta in faccia a noi iscritti solo poche informazioni. Mi sa tanto, come già ha detto un collega sul sito del Conaf, che domina l’invidia, l’orgoglio e la voglia di poltrona, alla faccia di noi agronomi che lavoriamo e che secondo i nostri Presidenti dovremo stare solo zitti.
Io non ci sto più.
Ho sentito che questo Conaf ha fatto poco, troppo poco e quindi va mandato a casa.
Non esprimerò il mio giudizio, mi limito a sottolineare che i detrattori dell’attuale Consiglio non stanno proponendo nulla di rivoluzionario, anzi, alcuni dei loro punti programmatici sono molto vicini a quelli su cui ha lavorato l’attuale Conaf.
E’ sufficiente leggere il programma, infarcito di paroloni, come “creazione di una rete”, “studio di marketing volto a migliorare l’immagine della categoria”, per capire che a molto fumo corrisponde poco arrosto e che alcuni degli obiettivi proposti, come il miglioramento delle condizioni economiche degli iscritti, sono basati sul nulla. E’ infatti possibile che la sola azione di cinque anni del Consiglio Nazionale riesca a farci guadagnare di più? O forse non sta a noi rimboccarci le maniche? Credono davvero questi colleghi che siamo tanto ingenui e boccaloni da credere a tutte le promesse, anche le più improponibili?
Questo Conaf non avrà anche fatto molto, Mercurio sarà anche antipatico e criptico ma perlomeno non ci prende in giro, per usare un eufemismo.
Riflettete, colleghi, riflettete…

Rossi Antonio

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Buon lavoro

La Redazione