La voce dei lettori

INIZIARE A DISCUTERE DEI VERI PROBLEMI DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI

Secondo un nostro lettore è un “falso clamoroso” che il Conaf sia troppo meridionalista. Un paravento per evitare il dibattito su temi più importanti?

13 ottobre 2007 | T N

Dott. Grimelli,
seguo Teatro Naturale e leggo sempre con interesse i suoi interventi in tema ordinistico.
Mi stupisce che non abbia ancora rilevato quanti preconcetti esistano, circolino e si diffondano su questo consiglio nazionale.
Non condivido completamente l’operato del presidente Mercurio, non lo ritengo pienamente soddisfacente, credo che si debba e si possa fare molto di più per difendere la nostra professione dal continuo attacco di architetti, ingegneri ecc ma penso che siano questi gli argomenti su cui discutere e non certo che il Conaf è troppo meridionalista, anche perché trattasi di un falso clamoroso.
La composizione del consiglio nazionale all’epoca dell’insediamento aveva un netta prevalenza del Centro Nord.
La Lombardia aveva due consiglieri, Pulina e Zanzi, il Veneto uno, Castelli, il Piemonte Lucotti, l’Emilia Romagna Ferrari, la Toscana Norci e l’Umbria la ex Presidente Porazzini.
Del Sud erano invece stati eletti Accossu per la Sardegna, Mercurio per la Puglia, Giacalone per la Sicilia e Costagliola per la Campania.
Nonostante la prevalenza del Centro Nord, fu però eletto un Presidente e un Segretario del Sud.
C’è da chiedersi perché? Fu solo per buon cuore? Per avere anche i voti del Sud? Perché, insomma?
Nessuno lo ha mai spiegato, come non sono state mai illustrate le posizioni dei Consiglieri del Centro Nord nel Conaf e le motivazioni della incredibile serie di defezioni di questo Consiglio.
Cinque dimissioni e un allontanamento per motivi disciplinari (caso Porazzini).
I sostituti dei dimissionari sarebbero stati equilibrati tra Centro Nord e Sud, ma uno ha dato forfait, tale Corti di Como che ha preferito neanche sedere in questo Consiglio.
Tropea è infatti della Calabria, Bissanti per la Sicilia (eletto grazie ai soli voti di un Ordine del Centro: Siena) e Trevisin per il Veneto.
Si deve dunque affermare che il Sud ha vinto per abbandono del Centro Nord che ha preferito rifugiarsi nella “nobile” arte delle dimissioni per scampare alle proprie responsabilità.
Se questo è il Centro Nord ordinistico, mi dispiace veramente dirlo, ma preferisco di gran lunga il Sud.
Mi auguro che si possa quindi iniziare a discutere, anche su Teatro Naturale, di cose ben più serie per il futuro della nostra categoria.

Ferraris