La voce dei lettori
COMA
Ci scrive Mario Pulimanti: le cose cambiano
09 giugno 2007 | T N
Panico. Se non fosse una storia vera, quella accaduta ad un ferroviere polacco di 65 anni, Jan Grzebsky, sarebbe il soggetto dal quale è stato tratto il film "Goodbye Lenin". Precipitato nel 1988 in uno stato di totale incoscienza per un trauma cranico in seguito ad un incidente di lavoro, Grzebsky era stato giudicato dai medici non guaribile. Un coma di 19 anni e poi, dopo un inaspettato risveglio, il comunismo non c'è più, la Polonia è un paese democratico e l'economia di mercato è in piena espansione. In 19 anni Grzebsky ha attraversato un tunnel buio durato il tempo di una rivoluzione incruenta, e durante il quale i suoi quattro figli si sono sposati e gli hanno regalato ben 11 nipoti. Ora è vivo e può raccontare la sua storia: la storia dell'uomo che è passato dormendo dal tetro regime del generale Jaruzelski all'ossessione della "decomunistizzazione" dei conservatori gemelli Kaczynski. Fine della storia. Le cose cambiano. Stavolta in meglio. Non ci credete?
Mario Pulimanti
Lido di Ostia -Roma