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BATTI & RIBATTI. UNA POLEMICA TRA L'ORDINE DEGLI AGRONOMI E CONFINDUSTRIA

Ci scrive Anna Borioni, in replica a una dichiarazione del presidente del Conaf Pantaleo Mercurio riportata su Teatro Naturale

26 maggio 2007 | T N

In merito all’articolo pubblicato il 19 maggio scorso
(link esterno), vi inviamo una nota qui di seguito.

Anna Borioni
Responsabile Ufficio Stampa Confindustria

Roma- 23-5-2007 – “Un attacco del tutto ingiustificato portato avanti con toni assai sopra le righe” così Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici stigmatizza in una nota le dichiarazioni di Pantaleo Mercurio presidente dell’ordine dei dottori agronomi e forestali, riferite all’audizione sulla riforma delle professioni tenuta dal vicepresidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici Ennio Lucarelli. Lungi dall’entrare nel merito delle problematiche di modernizzazione del settore, le dichiarazioni di Mercurio che attribuiscono a Lucarelli espressioni di “insolenza e disprezzo” sui temi dell’agricoltura e dell’ambiente, appaiono dettate dal pregiudizio verso le posizioni di chi, come Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, sostiene da tempo in linea con l’Ue, la necessità di liberare il settore professionale dall’eccesso di regolamentazione che anziché tutelare il cittadino, ne blocca le possibilità di crescita e sviluppo qualitativo. Come ha sostenuto Ennio Lucarelli nel corso del suo intervento, consultabile sul sito della Camera dei Deputati, “negli anni passati, si tendeva a istituire ordini professionali con una certa larghezza, con una certa disponibilità di giudizio e per questo motivo, forse, ne sono stati istituiti alcuni che non rispondevano ai requisiti di base”. Da qui l’esigenza di una razionalizzazione che dovrà decidere quali ordini obbligatori mantenere considerando il loro valore pubblicistico, quali accorpare e quali trasformare in libere associazioni.