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SOL 2007, STUPORE PER LE RISERVE ESPRESSE DALLA CIA

Ci scrive il produttore olivicolo Antonio Rollo: Chi, come lei e me, ha vissuto la manifestazione sin dalla nascita non può che provare meraviglia e disappunto per la presa di posizione dell’importante Organizzazione agricola per l’intempestività dell’intervento e per le soluzioni suggerite, fuori da qualsiasi logica

14 aprile 2007 | T N

Gent.mo direttore
Provo il suo stesso stupore per le riserve avanzate dalla Cia alla più importante manifestazione fieristica nel settore dell’olio d’oliva.
Chi, come lei e me, ha vissuto la manifestazione sin dalla nascita non può che provare meraviglia e disappunto per la presa di posizione dell’importante Organizzazione agricola per l’intempestività dell’intervento e per le soluzioni suggerite, fuori da qualsiasi logica.

L’intervento è intempestivo perché i più diretti interessati alla manifestazione, gli espositori, già in occasione del Sol 2006, hanno contestato duramente l’Ente Fiere adducendo le stesse motivazioni palesate dalla Cia. Quella contestazione, sotto forma di documento sottoscritto da moltissimi espositori, fu ripreso dalla sua Rivista “Teatro Naturale” nel tentativo di indurre l’Ente Fiere a rivedere completamente la manifestazione.
Di quel documento io ero primo firmatario, e dopo il suo intervento, ero convinto che qualcosa sarebbe successo.

E così è stato: nel corso dell’anno i Responsabili dell’Ente mi hanno comunicato più volte l’intenzione di avviare un processo di revisione nel settore fieristico dell’olio che puntualmente hanno poi attuato.
Non so sulla base di quali parametri quest’anno la Cia sia pervenuta a considerare la manifestazione un insuccesso. Personalmente,ed il mio giudizio è ampiamente condiviso dai colleghi espositori, il Sol, in confronto agli anni precedenti, ha manifestato un interesse notevole, con un numero di visitatori più che raddoppiato.

Che si possa fare di più e meglio, questo è un altro discorso, ma non sarebbero certo le soluzioni avanzate dall’Organizzazione agricola a migliorarla.
Considero infatti controproducenti sia lo sdoppiamento del Sol dal Vinitaly, sia lo spostamento della manifestazione presso altra Fiera, “per esempio quella di Bari”
Il Vinitaly, anche se fa brillare il Sol solo di luce riflessa, contribuisce ad attrarre migliaia di visitatori che in parte sono anche interessati al Sol e in parte potrebbero essere interessati se fossimo più attenti e disponibili a collaborare piuttosto che a criticare.
Lo spostamento presso altra Fiera, “per esempio quella di Bari”, con tutto il rispetto per l’enorme rinnovamento in atto nella Regione Puglia, rischierebbe di fare del Sol una sagra paesana, con pochi espositori e, soprattutto, con pochi visitatori.

Il Sol è la manifestazione delle Aziende impegnate nella produzione di alta qualità, dove ci si confronta, si cerca il cliente interessato che proviene da una certa area dell’Europa e non si perde tempo in quelle inutili diatribe cui siamo ampiamente abituati nella nostra Regione.
Spero, pertanto, che la Cia voglia rivedere questo suo atteggiamento nei confronti della manifestazione Veronese o, quanto meno voglia confrontarsi con le Aziende interessate convocando degli incontri a livello provinciale per discutere e concordare, INSIEME, le soluzioni per migliorare questo grande avvenimento fieristico.

La ringrazio per quanto ha potuto fare per noi, fiducioso di poter sempre contare sulla sua collaborazione efficace ed altamente professionale.
Distinti saluti

Antonio Rollo
Veglie, Lecce