La voce dei lettori
SULLA FIGURA DELL'AGRONOMO
Ci scrive il professor Augusto Nasuelli: "È la Facoltà di Agraria che è in crisi, è il “progetto” formativo che non è più definito"
03 febbraio 2007 | T N
Complimenti alla rivista, mi auguro che la diffusione aumenti, anche perché, diciamolo, è una delle poche voci âserieâ che in molte occasioni dice quello che va detto.
Nello specifico complimenti ad Alberto Grimelli. La sua risposta a Fiorenzo Panini è da âincorniciareâ.
Voglio aggiungere una riflessione, dato il mio ruolo di docente alla facoltà di Agraria di Bologna.
à la Facoltà di Agraria che è in crisi, è il âprogettoâ formativo che non è più definito.
Andrebbe fatta una indagine seria sulle Facoltà . La riforma, e devo purtroppo fare un nome che nessuno pronuncia, di Berlinguer 3+2 (Lauree e Lauree Specialistiche) associata alla âautonomiaâ ha avuto ed ha effetti devastanti. Che ci fanno 25 Facoltà di Agraria? Con oltre 146 corsi triennali? Dalle denominazioni più fantasiose e dai contenuti indefiniti?
Vedi lâEmilia Romagna con 4 Facoltà Piacenza (Cattolica), Parma, Modena e Reggio Emilia e Bologna. Tra queste Facoltà , programmazione, nessuna, anzi, competizione, stessi corsi, stesse tematiche e ci si fa una guerra tra âpoveriâ, ovvero matricole in calo e qualità sia degli studenti che dei corsi sempre più scadente.
Chi ha avuto esperienze di âEsamini Statoâ negli ultimi anni può facilmente testimoniare.
Faccio una battuta pesante, da Perito Agrario prima (diplomato anni 1973) ed Agronomo oggi. I laureati triennali sono in pratica dei âPeritoniâ, non nel senso che sono dei âPeritiâ maggiorati, ma purtroppo sono dei âPeritiâ più coglioâ¦.â
Un saluto e complimenti,
prof. Piero Augusto Nasuelli