La voce dei lettori
FRANTOIANI SVEGLIATEVI!!!
Secondo il Consiglio di Stato anche irregolarità formali possono portare alla chiusura del frantoio. E' possibile? Uno sfogo, "chissà cambi qualcosa in questo settore sempre più addormentato"
23 settembre 2006 | T N
Sono un'attenta lettrice dei vostri articoli e delle lettere che vi pervengono. Mi è appena arrivata in e-mail un articolo di un gionale riguardante una decisione presa nei confronti di un frantoio che ha commesso in passato errori nella contabilità (Modelli F)
Ve lo riporto in modo che tutti i lettori possano commenatarlo e dire la propria:
Con la decisione n. 5092 del 4 settembre il Consiglio di Stato statuisce che lâaccertamento di irregolarità anche formali nella contabilità del frantoio oleario legittima la revoca del suo riconoscimento in quanto le stesse (irregolarità formali) âconducono ad un giudizio negativo sullâidoneità della struttura a garantire il rispetto della normativa Comunitariaâ.
Eâ successo che un controllo di Agecontrol nel 1999 ha ravvisato irregolarità sulla corretta tenuta della contabilità standardizzata di magazzino con ciò determinando lâinattendibilità dei dati produttivi ai fini della definizione dellâaiuto comunitario da assegnare al produttore delle olive. Attraverso corsi e ricorsi si è giunti a questa conclusione. Si potrebbe pensare che la decisione del Consiglio di Stato determini la fine di una disputa che ormai non interessa più in quanto certe incombenze come i modelli F non esistono più ma non è così. E non ha pesato nemmeno il fatto che lâirregolarità fosse riconducibile ad una parte minima dei controlli effettuati.
La decisione stabilisce e puntualizza che non solo le irregolarità riguardanti la contabilità di magazzino dellâolio ma qualsiasi irregolarità contabile anche formale porta alla formulazione di un giudizio negativo sulla idoneità dellâazienda a stare sul mercato.
Per i frantoi ed i frantoiani è un segnale ulteriore che da ora in avanti oltre che Agecontrol e Repressione Frodi anche la Finanza potrà fare visita. Come in tutte le altre aziende.
A mio parere l'esagerazione nei confronti dei frantoi è sempre stata estrema; abbiamo sempre fatto i notai dell'AGEA, con responsabilità enormi, senza essere ripagati da tale lavoro, anzi venendo sempre puniti e penalizzati.
Io so che i notai ricevono parcelle ben più alte delle nostre, ma a me non sembra di percepire le stesse cifre. Forse non ricordo su quale conto finiscono le parcelle pagate????
So anche che per errori formali non volontari, altre attività non ricevono il mandato di chiusura, ma al massimo una multa in base alla gravità dell'errore, perchè noi dobbiamo essere considerati sempre dei pecoroni senza cervello???
Perchè chi paga devono essere sempre i piccoli?????
Io so benissimo cosa significhi compilare la contabilità in piena campagna olearia, cercando di rispettare anche le scadenze che ci hanno sempre imposto e credo che tutti noi abbiamos emrpe fatto il possibile per essere in regola anche a costo di non dormire. A me è capitato di stare la notte alzata per compilare i registri per evitare problemi in caso di controllo. So anche bene che durante la campagna olearia la stanchezza è dietro l'angolo, quindi è più facile commettere errori, ma da qui a dover chiudere ce ne passa!!!
Scusate lo sfogo che vuole anche essere una provocazione, chissà cambi qualcosa in questo settore sempre più addormentato.
Anna Cantone