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Polifenoli, vitamina E, Omega 3 e Omega 6 sull'etichetta dell'olio d'oliva: si può?

Le indicazioni in etichetta devono sottostare a numerosi regolamenti comunitari: quelli relativi specificatamente all'olio d'oliva e quelli generali relativamente all'etichettatura dei cibi, oltre alle norme sui claim salutistici. La richiesta di Pietro Scandariato

12 gennaio 2018 | T N

Buongiorno,

Sono un piccolo produttore di olio extra vergine di oliva.

Quest'anno ho fatto fare le analisi per rilevare i polifenoli, vitamina E, Omega 3 e Omega 6.

La mia domanda è: posso inserire i valori nell'etichetta?

Grazie mille,

Pietro Scandariato


Gentile Sig. Scandariato,

il suo quesito è apparentemente ovvio ma la risposta non è poi così semplice.

E' banale ma è meglio ricordarlo, l'etichetta deve rispettare tutte le caratteristiche relative alla regolamentazione europea sugli oli di oliva (Regolamento CE 29/2012).

Occorre però tenere presente anche i principi dell'etichettatura degli alimenti, dettati dal regolamento comunitario 1169/2011.

In particolare, in riferimento al caso di specie, si sottolinea l'articolo 7 comma 1 b) c) d):
“Le informazioni sugli alimenti non inducono in errore, in particolare:
...
b) attribuendo al prodotto alimentare effetti o proprietà che non possiede;
c) suggerendo che l’alimento possiede caratteristiche particolari, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche, in particolare evidenziando in modo esplicito la presenza o l’assenza di determinati ingredienti e/o sostanze nutritive;
d) suggerendo, tramite l’aspetto, la descrizione o le illustrazioni, la presenza di un particolare alimento o di un ingrediente, mentre di fatto un componente naturalmente presente o un ingrediente normalmente utilizzato in tale alimento è stato sostituito con un diverso componente o un diverso ingrediente.”

E' evidente che, inserendo in etichetta le indicazioni sui contenuti di polifenoli, vitamina E, omega 3 e omega 6, si rischia di violare lo spirito del regolamento comunitario, fornendo informazioni su componenti che hanno, nell'immaginario collettivo, una valenza nutrizionale-salutistica.

Ovvero, implicitamente, si richiamerebbero dei claim salutistici che sono normati da un altro regolamento, a cui bisogna far riferimento: il Reg. Ce 432/2012.

L'olio extra vergine di oliva può vantare tre claim salutistici:
polifenoli: "I polifenoli dell'olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo” per gli oli con più di 250 mg/kg di idrossitirosolo e derivati
vitamina E: "Fonte di vitamina E che protegge le cellule del corpo dal danno ossidativo" per gli oli con più di 80 mg/kg di vitamina E
rapporto grassi monoinsaturi/saturi: "La sostituzione di grassi saturi con grassi monoinsaturi e polinsaturi contenuti nell'olio extravergine di oliva può aiutare a mantenere i normali livelli di colesterolo LDL nel sangue" è valido per tutti gli oli extra vergine di oliva

Qualora dalle analisi in suo possesso i valori di idrossitirosolo e derivati siano superiori a 250 mg/kg (anche se è consigliabile raggiungere almeno i 300 mg/kg) e quelli di alfa-tocoferolo (vitamina E) siano superiori a 80 mg/Kg (normalmente i valori sono compresi tra 200 e 220 mg/kg) allora lei potrà utilizzare i claims salutistici in etichetta, riportando le relative diciture conformemente al dettato del regolamento comunitario.

In questo caso nulla osta che lei possa anche inserire in una tabella i valori rilevati da analisi di polifenoli, vitamina E, omega 3 e omega 6 purchè sotto la tabella indichi chiaramente che i valori indicati si riferiscono al momento dell'imbottigliamento (o dell'analisi effettuata in data specificata), dato che polifenoli e vitamina E tendono a scendere col tempo.

Buon lavoro

Redazione tecnica