La voce dei lettori
GLI ARTISTI NEI LOCALI
Ci scrive il presidente dell'Associazione Osterie italiane Walter Perotti
04 marzo 2006 | T N
LETTERA AL DIRETTORE
In riviste varie e specializzate si legge sempre più spesso di locali
modaioli dove si intentano nuovi modi e tendenze di fare musica raggiungendo meritato successo e plauso da parte del pubblico attirato da questa originalità e dai giornalisti attratti dalla genialità !
Come ultimo esempio di numerose e varie bibliografie, leggo in particolare
di un locale dove si suonano le scatole, intese come bidoni e lattine,
premesso che le scatole le rompono a chi come me non crede nelle novità a
tutti i costi, voglio precisare che da tempi immemori nelle "OSTERIE" si
suonava di tutto essendo che gli strumenti classici chitarra e fisarmonica
non erano diffusi come il giorno d'oggi ed intervenivano solamente nelle
feste importanti.
Personalmente ho visto accompagnare cori più o meno intonati percuotendo
cucchiai e posate varie battendoli sul tavolo o contro bicchieri e
bottiglie, ho ascoltato ritmi ottenuti da portacenere di varie fogge e
dimensioni, lame di seghe grattate da coltelli e unghie che vi sanguinavano
sopra.
Ho visto ed ho suonato il BIDOFONO altrimenti chiamato TULON, sorta di
contrabbasso ad una corda tenuta in tensione da un tappo, campanacci sedie e pentolame vario che creavano atmosfere impensabili ed incredibili. Ho visto
suonare un ARMADIO, perché anche un mobile così ingombrante, sotto le dita
inumidite rigorosamente nel vino, fungeva da cassa armonica, producendo
suoni che non stonavano nell'ambiente.
Mi fa piacere che si parla di locali dove ci sono artisti che si esibiscono
in queste performance, mi infastidisce però il fatto che se ne parli solo
per la cultura del riciclo, senza la conoscenza del passato, specialmente a
proposito delle Osterie e alla loro tradizione.
Giusto per non dimenticare!!!
Dott. Walter Perotti
Presidente Associazione Osterie italiane
Reggio Emilia, 25 febbraio 2006