La voce dei lettori
INTORNO ALL'OLIO SPREMUTO A FREDDO
Ci scrive Fausto Tistarelli
11 febbraio 2006 | T N
Oltre che ricevere la Vs. newsletter e leggere il Vs. sito frequento il newsgroup it.salute.alimentazione e
sono intervenuto rispondendo ad alcuni post in cui un consumatore specificava che un olio da lui acquistato era Spremuto a freddo.
Aveva controllato l'etichetta e l'olio extra vergine di oliva era spremuto a freddo.
Sono intervenuto dicendo sinteticamente ed in modo approssimato che era un olio ottenuto con una tecnologia rimasta ferma agli anni 70 quando sono nati i frantoi a ciclo continuo.
Stamani leggendo l'Olivo, periodico di Pieralisi, riguardo alla produzione Albanese si dice che il "numero dei frantoi è inferiore alle 100 unità , generalmente tradizionali discontinui, di vecchia tecnologia e di bassa capacità ".
Possibile che in Italia un paese evoluto ad alta tecnologia vadano a creare una normativa in cui bene o male si trae in inganno il consumatore.
Quest'ultimo nello scaffale del supermercato preferisce acquistare una bottiglia di olio in cui é scritto spremuto anziché estratto, la dicitura "spremuto" è sicuramente più bella che "estratto", ma si riferisce ad una tecnologia antiquata, poco conforme alle normative HCCP, a bassa capacità giornaliera, con maggior impiego di manodopera etc.....
Distinti saluti.
Fausto Tistarelli
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